Informare sull’HIV/AIDS – guida per il mondo del giornalismo e della comunicazione

guida giornalisti copertina“Informare sull’HIV/AIDS” è una guida destinata al mondo del giornalismo e della comunicazione prodotta da LILA. Questo strumento ha l’obiettivo di fornire ai destinatari, in modo sintetico ma esaustivo, tutte le informazioni di base necessarie a parlare di HIV con correttezza scientifica e deontologica, utilizzando un linguaggio non stigmatizzante e rispettoso della dignità delle persone. 

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Subito la moratoria per un accesso universale ai vaccini o la pandemia non si fermerà. Conferenza nazionale a Roma il prossimo 20 ottobre

Salute per tuttiSarà un autunno decisivo per la campagna europea “Diritto alla cura – nessun profitto sulla pandemia”, cui aderisce una vastissima rete di organizzazioni italiane, ben 110 tra associazioni, realtà sindacali, politiche, religiose e, tra queste, la LILA.

Obiettivo della campagna, lo ricordiamo, è la raccolta di un milione di firme in tutto il territorio dell’Unione a sostegno dell’ICE, Iniziativa dei Cittadini Europei, che chiede limiti ai diritti di brevetto delle case farmaceutiche su tutti i prodotti anti-COVID e trasparenza nei contratti tra istituzioni europee e le stesse aziende. L’ICE non è solo una petizione ma uno strumento istituzionale di democrazia partecipativa previsto dagli ordinamenti comunitari che può vincolare la commissione Europea a legiferare nella direzione indicata dai cittadini.

A Ginevra, mercoledì 13 ottobre, alle ore 18, manifestazione degli attivisti europei in concomitanza con il Consiglio TrIPS - WTO, l’organizzazione mondiale del commercio, l’organismo deputato a discutere la proposta di sospensione temporanea dei diritti di brevetto sui vaccini. L’incontro è preparatorio del summit interministeriale WTO del prossimo 30 novembre, chiamato a discutere nuovamente la richiesta di moratoria di India e Sudafrica, sostenuta da oltre cento paesi a basso e medio reddito ma anche da OMS, UNAIDS, UNITAID, Commissione Africana per i Diritti Umani, Cina e USA.

Anche la campagna italiana si prepara a far sentire con forza la propria voce: il prossimo 20 ottobre, nella sede centrale della CGIL a Roma si terrà la conferenza nazionale per la moratoria, iniziativa volta anche a esprimere solidarietà alla CGIL, colpita dall’attacco di matrice neofascista di sabato 9 ottobre. Sono previsti gli intereventi di Mira Shiva, medica e attivista, Vittorio Agnoletto, medico e coordinatore del Comitato italiano della campagna europea Diritto alla Cura- Right2cure – No profit on pandemic, Maurizio Landini, segretario generale Cgil, Pierpaolo Bombardieri segretario generale Uil, don Luigi Ciotti, Presidente di Libera e del Gruppo Abele, Ruggero Giuliani vicepresidente di Medici senza Frontiere, Rossella Miccio, presidente di Emergency e molti altri protagonisti della campagna. La conferenza, con inizio alle ore 17, sarà trasmessa in diretta sulla pagina facebook della campagna italiana. 

In vista del vertice WTO di novembre, occorre aumentare la pressione su tutti i governi europei, quello italiano compreso, affinché la sospensione dei brevetti venga accettata. Al momento l’Unione Europea, accompagnata da un pugno di paesi oltranzisti, è le realtà che più si oppone alla moratoria in difesa degli interessi di Big Pharma mentre colossi del calibro della Cina e degli stessi Stati Uniti, grazie alla svolta dell’amministrazione Biden, si sono schierati con i paesi più poveri.

Gli squilibri nell’accesso ai vaccini, del resto, hanno raggiunto proporzioni inaccettabili. In Africa, ad esempio -spiega il Comitato Italiano- solo il 4,4% della popolazione ha ricevuto una doppia dose di vaccino con situazioni limite come la Repubblica Democratica del Congo in cui risulta vaccinato solo lo 0,1% della popolazione.  In questo modo, spiega il coordinatore nazionale della Campagna, Vittorio Agnoletto: “Il virus continuerà a circolare con infinite varianti, che spingeranno le industrie farmaceutiche a produrre nuovi vaccini, con profitti immensi; stando alle loro stesse dichiarazioni, i massimi dirigenti delle aziende produttrici si stanno preparando ad aumentate nei prossimi mesi il prezzo dei vaccini anche di 8-9 volte, con il rischio di arrivare a 160-175 dollari a dose!

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