Elaborazione di un documento di indirizzo sull'accesso, le strategie di offerta attiva e le modalità di gestione ed esecuzione del test per la diagnosi dell'infezione da HIV attraverso una Conferenza di Consenso.

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Data: aprile 2012
Autore: Istituto nazionale Malattie infettive Lazzaro Spallanzani - Consulta delle associazioni per la lotta all'Aids

La Conferenza di Consenso sul Test Hiv è stata è stata proposta dalla Consulta delle associazioni per la lotta all'Aids finanziata con fondi previsti dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296, nell'ambito dei quali sono stati realizzati interventi in tema di lotta contro la diffusione dell'epidemia da Hiv.

Il documento uscito dalla Conferenza di Consenso, al quale hanno partecipato la Commissione nazionale Aids, rappresentanti delle regioni, rappresentanti delle associazioni, deve essere utilizzato come linea di indirizzo per implementare le strategie di offerta attiva del Test Hiv.

Le motivazioni che sconsigliano un approccio di screening generalizzato in Italia scaturiscono dal documento conclusivo della "Conferenza Nazionale di consenso sulla diagnosi dell'infezione da HIV", svoltasi nell'aprile 2012 all'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani. Motivazioni per altro condivise da autorevoli agenzie internazionali come l'ECDC.

La Conferenza del 2012 che ha coinvolto i livelli politico-istituzionali, il mondo scientifico e quello dei pazienti, ha prodotto un documento di indirizzo sull'accesso al test HIV, le strategie di offerta attiva e le modalità di gestione ed esecuzione del test per la diagnosi dell'infezione da HIV affrontando le seguenti priorità:

  1. Le popolazioni target per l'offerta attiva del test;
  2. Le modalità dell'offerta ed i problemi del consenso;
  3. La gestione dei risultati;
  4. Strategie alternative di offerta del test: utilizzo dei test rapidi.

Le conclusioni della Consensus sono di seguito sintetizzate:

a) persone che hanno rapporti sessuali non protetti in particolare uomini che hanno rapporti sessuali con uomini;
b) partner sessuali di persone con HIV;
c) persone che riferiscano l'uso (attuale o passato) di sostanze stupefacenti;
d) persone provenienti da Paesi con epidemia da HIV generalizzata e una prevalenza >1%;
e) bambini nati da donne con HIV;
f) donne in gravidanza;

Le azioni intraprese dopo la Consensus

I risultati della Conferenza di Consenso dovevano essere sottoposti al recepimento della Conferenza Stato-Regioni dello scorso autunno ma il cambio del Governo lo ha impedito. Attualmente il documento deve essere siglato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e successivamente inviato alla CSR quale aggiornamento del «Documento di consenso sulle politiche di offerta e le modalità di esecuzione del test per HIV in Italia» di cui all'intesa Governo-Regioni del 27 luglio 2011 (reperibile a questo link)

Allegato: Conferenza di Consenso sul Test HIV