L’efficacia della PrEP, la Profilassi Pre-Esposizione, nella prevenzione dell’HIV è comprovata da tempo, tanto che l’OMS ne raccomanda, sin dal 2015, l’uso per tutte le persone più esposte al virus, comprese le donne.
Eppure, la PrEP è ancora poco utilizzata dalle donne sia in Italia che in Europa. Occorre, invece, renderla loro più accessibile e fornire in merito un’adeguata informazione di genere. E’ l’appello lanciato da Coalition PLUS -rete di organizzazioni e ONG europee, impegnate nella risposta all’HIV/AIDS e alle epatiti virali- dalle ONG italiane LILA e Plus e da altre realtà del continente in occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna. A supporto di questa priorità c’è l’indagine "Flash! PrEP in Europa", appena pubblicata su PLOS ONE.
A condurla, in dodici paesi europei, Coalition PLUS e AIDES con l'Università di Maastricht e diverse organizzazioni, tra cui Fondazione LILA Milano e Plus.
L’indagine segnala come, tra le donne più esposte all’HIV, l’interesse per una strategia di prevenzione come la PrEP sia molto alto, eppure, solo il 47% delle intervistate ha dichiarato di aver ricevuto informazioni preliminari su questa opportunità. «Per una risposta più efficace all'HIV –affermano in una nota le ONG promotrici- è, invece, essenziale promuovere strumenti di prevenzione come la PrEP, facilitarne l'accesso e adattarli alle esigenze delle donne ad alto rischio».
Per saperne di più sullo studio
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