Le nuove infezioni da HIV stanno aumentando in modo allarmante in paesi, regioni e città di tutto il mondo. Lo sostiene UNAIDS riferendosi ai dati raccolti lo scorso anno. Nel 2021 ci sono stati 1,5 milioni di nuovi casi, un milione in più rispetto all’obiettivo target 2020.
Per supportare i paesi nella riduzione dei nuovi casi, gli esperti di HIV di tutto il mondo hanno partecipato a un meeting organizzato da UNAIDS in Sud Africa per fissare nuovi obiettivi sul fronte della prevenzione.
I paesi riuniti dall’organizzazione internazionale sono i ventotto stati che hanno i più alti tassi di infezione e che rappresentano il 75% dei nuovi casi in tutto il mondo.
Durante la riunione di tre giorni i partecipanti si sono confrontati sulle esigenze nazionali relative all’attuazione della Roadmap per la prevenzione per il 2025, discutendo le soluzioni per aiutare i paesi a fissare obiettivi di prevenzione ambiziosi.
L’incontro dei paesi e delle organizzazioni aderenti alla Global HIV Prevention Coalition è arrivato in un momento critico. Il recente rapporto “In Danger” di UNAIDS ha dimostrato che le infezioni sono diminuite solo del 3,6% tra il 2020 e il 2021, il calo più basso dal 2016. Secondo lo stesso rapporto, ogni due minuti una ragazza tra 15 e 24 anni di età è stata contagiata con l’HIV e 250mila ragazze adolescenti sono state contagiate recentemente; più dell’80% si trova nella regione dell’Africa subsahariana. In questi territori, le giovani donne hanno una probabilità maggiore di tre volte di acquisire l’HIV rispetto agli uomini. Nonostante questo scenario sconfortante, quando i paesi intensificano i programmi combinati di prevenzione dell’HIV possono essere raggiunti risultati straordinari.
La rapida espansione delle azioni per le key population in Costa d'Avorio e un aumento della copertura del trattamento hanno contribuito a un calo del 72% delle nuove infezioni tra il 2010 e il 2020.
In Sud Africa, i nuovi contagi sono diminuiti del 45% nello stesso periodo in cui il paese ha ampliato il trattamento e la circoncisione medica volontaria maschile, mentre il Kenya ha utilizzato lo stesso approccio per ridurre l'incidenza dell'HIV del 44%.
In altre regioni, diversi paesi hanno ottenuto notevoli riduzioni delle nuove infezioni concentrando i loro programmi di prevenzione combinata sui bisogni delle key population. In Cambogia, Thailandia e Vietnam sono diminuite di oltre il 60% tra il 2010 e il 2020. Sono inoltre diminuiti i contagi di circa la metà in El Salvador, Moldavia e Sri Lanka, a dimostrazione del fatto che i progressi sono possibili.
I paesi della Global HIV Prevention Coalition si sono impegnati a raggiungere il nuovo obiettivo di ridurre le nuove infezioni a 370.000 entro il 2025: un target raggiungibile, ma solo se verranno intensificati gli sforzi. La Roadmap include un piano in 10 punti e traguardi specifici per ogni paese. I nuovi obiettivi includono pacchetti prioritari di servizi di prevenzione e la garanzia che siano disponibili e utilizzati dal 95% delle persone a rischio di infezione da HIV.
L'incontro in Sud Africa è stato convocato dalla Global Prevention Coalition in collaborazione con UNAIDS, UNFPA, National AIDS Commission Forum e Bill and Melinda Gates Foundation.