Tre lunghi decenni di lotte e d’impegno: LILA Cagliari, storica sede della LILA, taglia il traguardo dei trent’anni di attività e lo fa presentando una campagna di informazione contro lo stigma, tutta in lingua sarda, in collaborazione con l’organizzazione “Liberatzione”.
“Is Cosas càmbiant” è il claim che ripropone in sardo la campagna dello scorso primo dicembre, World AIDS Day 2022: “Le cose cambiano”. Nel breve testo che segue, tutto in lingua, si spiega come le persone con HIV in terapia, che abbiano una carica virale soppressa, non trasmettano il virus nemmeno in caso di rapporti sessuali senza protezione. Tale evidenza, dimostrata da ampi e definitivi studi scientifici, è nota internazionalmente con la sigla U=U, Undetectable=Untrasmittable, ossia se il virus non è rilevabile non può essere trasmesso. Si tratta di vera e propria rivoluzione che permette alle persone con HIV di raggiungere un buon livello di salute, aspettative di vita simili a quelle della popolazione generale e che può aiutare a sconfiggere il pesante stigma sociale che ancora grava su chi ha contratto l’infezione da HIV.
La scelta di utilizzare la lingua sarda per lanciare questo messaggio, tanto importante quanto poco conosciuto, è proprio dettata dalla necessità di diffonderlo al massimo sul territorio, renderlo più vicino e più comprensibile a tutti: “Spesso ci capita di ricevere richieste di aiuto in lingua sarda e quasi tutti i nostri volontari sono bilingui – spiega Brunella Mocci, presidente di LILA Cagliari - È emozionante questa collaborazione con Liberatzione che ci permette di vedere le nostre campagne e i nostri messaggi anti-stigma nella nostra lingua madre”.
Il rapporto della LILA di Cagliari con il territorio regionale è da sempre molto forte: “Sono stati 30 anni, i primi dei quali molto duri, in cui si sono fatti passi da gigante per quanto riguarda l’HIV –racconta ancora Brunella Mocci- e ancora oggi c’è tutta la fatica di occuparsi di un tema di cui le istituzioni non si preoccupano”.
I numeri di questo impegno parlano chiaro: dal 2016 sono stati offerti gratuitamente oltre 2600 test per HIV, sifilide ed epatite C. Negli ultimi cinque anni le richieste giunte al servizio di helpline per avere informazioni, sostegno relazionale o supporto sul fronte dei diritti sono state oltre 4500. Enorme è anche il lavoro svolto dalla sede sul fronte della prevenzione nelle scuole con oltre 1200 studenti raggiunti ogni anno grazie al progetto “EDUCAIDS”, nel suo genere, uno dei programmi più ampi longevi e strutturati mai realizzati in Italia.
Continuare ad informare le persone e l’opinione pubblica resta, per questo, una priorità: “Dopo 30 anni di LILA Cagliari e oltre 40 anni dalla comparsa dell’AIDS nel mondo - conclude Mocci - c’è ancora tanta disinformazione sul tema e tanta discriminazione nei confronti delle persone con HIV. L’informazione istituzionale in Italia non è al passo con i tempi e con la scienza, motivo per cui la nostra associazione continuerà ad agire attraverso una comunicazione corretta, innovativa e mirata incentrata sulla prevenzione e contro lo stigma”. Is Cosas Càmbiant ma non l’impegno della LILA per la salute, per la dignità e i diritti. Auguri e buon lavoro agli amici di Cagliari.