E’ partita nel capoluogo sardo il 1° maggio la campagna "Fermiamo l'Hiv, non le persone con l'Hiv" promossa da Cgil – Ufficio Nuovi Diritti e LILA di Cagliari, per la tutela dei diritti e della lotta alla discriminazione nei luoghi i lavoro. A circa 50.000 iscritti e a 1800 delegati della Cgil sarà inviata una lettera che informa sulla normativa relativa alla somministrazione del test ai dipendenti.
Informare i lavoratori sui diritti legati agli accertamenti sul test Hiv che, per legge, è riservato e non può essere imposto dai datori di lavoro, né prima né dopo l'assunzione: è l'obiettivo della campagna di sensibilizzazione Fermiamo l’Hiv, non le persone con Hiv, lanciata da Cgil – Ufficio Nuovi Diritti e Lila Cagliari in occasione del 1° maggio. La campagna vuole dare una risposta agli innumerevoli casi di persone con HIV che rischiano di essere discriminate sul lavoro: come la LILA Nazionale ha più volte denunciato, il test Hiv viene spesso richiesto ai dipendenti anche se l'eventuale positività al virus non comporterebbe concreti problemi di sicurezza sul luogo di lavoro. I centralini telefonici della LILA ricevono regolarmente richieste di aiuto di lavoratori e lavoratrici con Hiv terrorizzati di restare disoccupatida un giorno all'altro a causa dell'ignoranza e dello stigma ancora oggi molto radicati, richieste di test negativi, demansionamento o anche licenziamento qualora un lavoratore comunichi la propria positività all'Hiv al datore di lavoro.
Per questo, è partita da Cagliari la campagna della LILA per la tutela delle persone con Hiv sui luoghi di lavoro: nei prossimi giorni circa 50.000 iscritti e a 1800 delegati della Cgil riceveranno una lettera che informa sulla normativa relativa alla somministrazione del test. “La legge italiana prevede che il test per l'accertamento dell'infezione da Hiv, un test ematico dedicato e che esula dalle analisi del sangue di routine, sia una scelta individuale, autonoma e volontaria – ha affermato nel corso della presentazione dell’iniziativa Brunella Mocci, presidente della Lila di Cagliari - uno screening indiscriminato su tutti i dipendenti è un abuso e un illecito e - si presenta come un atto di discriminazione lesivo dei diritti di tutte le persone, ma soprattutto di quelle con infezione da Hiv”. "Da qui l'impegno del sindacato – ha spiegato il responsabile Nuovi Diritti Cgil Sandro Gallittu - in una campagna che ci vedrà impegnati nella diffusione del messaggio in modo capillare, attraverso assemblee sindacali e con una lettera ai nostri iscritti, per rimarcare l'importanza della giornata dedicata ai lavoratori ma anche la necessità di superare violazioni e discriminazioni purtroppo ancora assai diffuse".
Allegato: Comunicazione LILA CGIL - 1 Maggio 2016