Da Como a Trento, da Bari a Livorno, da Cagliari a Milano: sono state diverse le sedi LILA che, durante i mesi del Lockdown, con pochissime risorse o addirittura a proprie spese, hanno assicurato alle persone con HIV la consegna dei farmaci Antiretrovirali - trattamenti, lo ricordiamo, salva-vita- ma anche di analisi, generi alimentari e di prima necessità, oppure supporto counselling a distanza.
La prevenzione dell’HIV non si ferma neanche ai tempi del Covid-19: Lila Cagliari ha trasformato il progetto EducAids rivolto alle scuole in un’edizione online aperta a tutti gli istituti superiori.
CAMA LILA di Bari è pronta a inviare un esposto alla Procura della Repubblica di Bari e al Garante della privacy per denunciare il nuovo sistema di esenzioni per patologie croniche e invalidanti adottato dalla Regione Puglia, sistema che espone le persone con HIV a gravi violazioni della riservatezza. Lanciato un appello: "inviateci le vostre segnalazioni".
Giunto alla sua settima edizione “EducAIDS”, un progetto di educazione alla salute sessuale negli istituti secondari superiori di Cagliari e provincia portato avanti, sin dal 2010, da LILA Cagliari. Obiettivo di questo lavoro, che ha raggiunto in questi anni almeno diecimila ragazzi e ragazze, è portare all’interno della scuola uno specifico percorso di formazione e informazione sulla prevenzione dell’HIV e più recentemente delle IST (Infezioni Sessualmente Trasmissibili).
La Lila Piemonte onlus, in collaborazione con la Fondazione Istituto dei Sordi di Torino Onlus, sta lavorando ad un progetto per la creazione di materiale informativo sull' HIV/AIDS, accessibile alla popolazione sorda, dal titolo "Parole e segni di prevenzione".
Razzismo, violenza di genere e omofobia, bullismo, criminalizzazione delle diversità, pregiudizi, ostilità verso ogni politica d’inclusione: la qualità delle nostre relazioni sociali e interpersonali rischia, a tutti i livelli, una brusca involuzione, come le cronache documentano ormai quotidianamente. Si tratta di fenomeni, frutto, spesso, dell’aumentata fragilità sociale, dell’abbandono di percorsi educativi in grado di incidere sulla formazione dei più giovani, della fine di tante esperienze di elaborazione e partecipazione collettiva dal basso, di risposte politiche di cattiva qualità. Per questo a Lecce parte in questi giorni il progetto "Io come te - Percorso di introspezione sociale contro la violenza", volto a promuovere una società sempre più orientata al rispetto delle differenze e al contrasto del pregiudizio e delle dinamiche di violenza e sopruso.
Trent’anni di storia raccontati in una mostra celebrativa aperta a Cagliari dal 26 al 29 aprile, per il trentennale della Federazione nazionale Lila, fondata a Milano nel 1987: “Lila Dirty 30”, questo il nome della mostra, organizzata in collaborazione con l’associazione culturale MayMask, comprende una vasta mole di materiali grafici e audiovisivi riguardanti oltre 30 anni di lotta al virus, in Italia e nel mondo. In esposizione decine di manifesti riguardanti le numerose campagne di comunicazione realizzate dall’associazione in questi decenni di attività. Prevista inoltre, la proiezione di numerosi video, tra cui diversi inediti, provenienti dagli archivi storici della mediateca e centro studi della sede Lila di Cagliari.
“Vogliamo fornire una rappresentazione di cosa Hiv e Aids abbiano significato per l’immaginario collettivo –spiega Arnaldo Pontis, responsabile comunicazione Lila Cagliari, curatore della mostra- e cosa abbiano significato per chi ha dovuto lottare, non soltanto contro il virus ma anche contro l’ignoranza, lo stigma e la discriminazione che hanno spesso colpito le persone con Hiv, complice anche una scorretta informazione da parte delle istituzioni o dei media”.
All'allestimento partecipano anche alcuni studenti coinvolti nel programma “Alternanza Scuola Lila”, in corso di realizzazione con il Liceo Artistico Statale di Cagliari.
“Lila Dirty 30”, resta aperta dalle 18 di mercoledì 26 aprile fino al 29 aprile, presso il centro culturale polivalente MayMask, in via Giardini 149, Cagliari. Orario: dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 20. L’ingresso è gratuito.
Lo scorso 9 marzo, presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, si è svolta la proclamazione dei vincitori di un concorso, frutto della stretta collaborazione tra LILA, Fondazione LILA Milano e NABA.
LILA Cagliari racconta il suo Wad 2016, punto d’arrivo di impegni e progetti attivi per tutto l’anno. Testing week, Report Educaids dedicato ai giovani, LILA Walking sono le iniziative che hanno riscosso un’ampia partecipazione da parte dei cittadini e che hanno avuto ampio risalto sui media locali. A queste iniziative si è aggiunto un evento di respiro internazionale: presentata a Cagliari, per la prima volta in Italia, la serie americana “DIRTY30”, storie di persone con Hiv, in una versione cinematografica curata dal centro studi dell’associazione.
In questi ultimi anni si sono andate affermando nuove importanti strategie cliniche che, come dimostrato da un’ampia documentazione scientifica, permettono di potenziare fortemente le opportunità a nostra disposizione sul fronte della prevenzione e della cura dell’Hiv. Strumenti quali TasP (Treatment as prevention), PrEP e PEP (profilassi Pre e Post Esposizione) stanno evidenziando la possibilità di ridurre, a percentuali vicine allo zero, i rischi di contagio tra una persona con Hiv ed il proprio/ la propria partner. Non a caso, anche Unaids ha incentrato quest’anno la propria campagna di informazione sull’utilizzo di questi trattamenti invitando i paesi membri a sfruttarne al massimo le potenzialità se si vuole raggiungere l’obiettivo della sconfitta dell’Aids per il 2030.
In particolare la TasP, si configura come una risorsa cruciale per fermare la trasmissione del virus dell’Hiv: la terapia antiretrovirale infatti, azzerando la carica virale di Hiv nell’organismo, riduce drasticamente il rischio di trasmissione dell’infezione sia per via sessuale che ematica ed assume un alto valore di prevenzione.
Lunedì 30 maggio, presso la Camera Lavoro della Cgil di Cagliari, si è svolto un importante convegno e dibattito sulla campagna contro le discriminazioni dei lavoratori positivi all’Hiv lanciata in Sardegna lo scorso 1° maggio da Lila Cagliari e dalla Cgil sarda.
La campagna “Hiv e Lavoro”, ha visto il coinvolgimento di tutti i rappresentanti e delegati della CGIL nell’Isola ed ha permesso di raggiungere con una comunicazione diretta gli oltre 50mila lavoratori iscritti al sindacato per illustrare loro i propri diritti e la necessità di tutelarsi verso qualsiasi abuso o forma di discriminazione nei luoghi di lavoro possa riguardare l’eventuale condizione di positività all’hiv. Il varo di questa campagna informativa ha fatto seguito alle segnalazioni sempre più frequenti di richiesta indiscriminata del test hiv che giungono da diversi datori di lavoro.
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