Ancora un colpevole rinvio sulla sospensione dei diritti farmaceutici che gravano sui vaccini e su tutti i kit anti-Covid. La riunione interministeriale e il Consiglio Generale del WTO che dovevano riunirsi a Ginevra tra il 30 e il 3 dicembre, per deliberare sulla moratoria, sono state rinviate a data da destinarsi, sulla scia dell’allarme suscitato dalla variante Omicron. Almeno, questa è la giustificazione ufficiale.
“L’assise poteva tenersi anche via web -ha detto Vittorio Agnoletto coordinatore del Comitato italiano della campagna europea Right2cure No Profit on Pandemic- è gia' stato perso un anno prezioso, a causa dell'opposizione di poche realtà tra cui, soprattutto, l'UE. Quanti morti dobbiamo piangere ancora e quante varianti dobbiamo a aspettare affinché il WTO si decida? Ne va della nostra vita”.
Di fatto, fa notare il Comitato italiano della campagna, l'annullamento della riunione del WTO ha salvato la faccia alla UE e allo stesso governo italiano: “Ma adesso –è la richiesta- non c'è più tempo da perdere, restando in attesa della prossima variante. Chiediamo al governo italiano di assumere ufficialmente e pubblicamente posizione in favore della sospensione dei brevetti”. A chiedere una moratoria sulle preparazioni anti-Covid, erano stati, un anno fa, India e Sudafrica, paesi in grado di produrre in tempi brevissimi i vaccini, appoggiati da altri cento paesi a basso e medio reddito, da OMS, UNAIDS, UNITAID, Commissione Africana per i Diritti Umani. A favore, con l’avvento dell’amministrazione Biden, si sono schierati anche gli Stati Uniti e due colossi come Cina e Russia, Papa Francesco e decine di premi Nobel. E’ invece la commissione europea ad opporsi più fermamente, anche se, alcuni paesi come Belgio e Spagna si sono pubblicamente schierati a favore della sospensione dei brevetti. L’ostinazione della Commissione Europea è tanto più inaccettabile di fronte a un Parlamento Europeo che ha votato, per la terza volta, a favore della sospensione temporanea dei brevetti, l’ultima proprio pochi giorni fa, il 25 novembre. L’unico organismo veramente eletto dai popoli europei, viene così, ancora una volta, ignorato dall'esecutivo UE, impegnato più che mai nella difesa degli interessi dei grandi colossi del farmaco.
Ad oggi, il bilancio delle vittime del Covid è di 5.210.000 morti mentre le persone contagiate sono arrivate a 262.000.000. Va, inoltre, considerato l’enorme sommerso che riguarda le aree più povere della terra, dove non arrivano i vaccini e dove mancano strutture, personale sanitario, reti di sorveglianza. Di fronte ad un fabbisogno di almeno 11 miliardi di dosi di vaccini per coprire almeno il 65% della popolazione mondiale, gli annunci reiterati di donazioni appaiono davvero ipocriti; peraltro, fino ad ora, le tante promesse fatte sono state anche poco rispettate.
La moratoria permetterebbe una produzione molto più ampia di preparati e a costi molto più accessibili: è questa l’unica strada da seguire. L’alternativa è
una spirale senza ritorno di vittime, crisi sanitarie, economiche e sociali. Gli effetti non tarderanno ad abbattersi
anche sui welfare più solidi che rischiano di essere dissanguati dai costi proibitivi dei vaccini. Uno scandalo se paragonato alle cifre iperboliche dei
guadagni di BigPharma: mille dollari al secondo, destinati a lievitare proprio grazie agli aumenti già annunciati.
Per questo la mobilitazione europea continuerà, così come
la raccolta firme a sostegno dell’ICE, l’Iniziativa dei cittadini europei.
Servono un milione di firme in tutta l’unione per costringere la Commissione Europea a deliberare una limitazione dei diritti di brevetto. Manifestazioni e iniziative si svolgono in questi giorni a Ginevra, Bruxelles, Parigi, Vienna, Madrid, Roma, Milano, Udine, Reggio Calabria, con la raccolta delle firme per la sospensione brevetti e la manifestazione "
Luci per la vita", foto sul web di volti illuminati da candele, a cui partecipano testimonial come
Silvio Garattini, don Luigi Ciotti, Moni Ovadia. Inviare a
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LILA, rafforzerà il suo impegno nella raccolta firme, in occasione delle iniziative del primo dicembre, Giornata Mondiale per la lotta all’AIDS.