Nelle scorse settimane EATG (European Aids Treatment Group) ha pubblicato un position-paper in cui chiarisce la propria posizione nel dibattito a favore dell'esclusione sistematica delle persone che vivono con l'HIV e per la loro maggiore partecipazione a studi clinici non HIV.
“I criteri di esclusione si basano su chiare motivazioni scientifiche o cliniche che non sono negoziabili negli studi clinici e - sostiene EATG - la comunità dell'HIV teme che i casi in corso di criteri di ammissibilità restrittivi senza tale logica si applichino spesso alle persone che convivono con l'HIV”.
L’HIV è oggi considerato una condizione cronica e gestibile quando è disponibile un trattamento terapeutico, per cui escludere le persone che convivono con il virus, basato esclusivamente sul loro stato di positività all’HIV non appare razionale. Questa pratica, abituale nella maggior parte degli studi su farmaci sperimentali non correlati all’HIV, si traduce in una mancanza di dati sulla sicurezza e sull’efficacia, può limitare l’accesso a un’assistenza sanitaria adeguata e portare a risultati che non rappresentano gli effetti del trattamento nella popolazione di pazienti che infine utilizzerà il farmaco.
Nel documento, EATG si propone di sostenere lo sviluppo e l’attuazione di linee guida per la ricerca clinica inclusiva, al fine di migliorare la salute delle persone con HIV e altre comorbidità, di sostenere l’adozione di criteri di eleggibilità più inclusivi da parte dei Paesi europei e la regolamentazione da parte delle agenzie regolatorie nazionali e internazionali. Inoltre, EATG intende contribuire alle discussioni in Europa e altrove per la revisione delle linee guida di buona pratica clinica e stimolare tutte le persone a lottare per il loro diritto a far parte della ricerca clinica, i cui risultati possono giovare al loro stesso trattamento e cura.
Il Position paper è stato prodotto nell’ambito del progetto “BELONG” di EATG.