La scorsa estate, in occasione della XII Conferenza IAS, svoltasi a Brisbane, l'OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, ha presentato un importante documento dal titolo: “Il ruolo della soppressione virale per migliorare la salute individuale e ridurre la trasmissione da HIV”, volto a fare chiarezza sull’importanza di testare la carica virale e sul raggiungimento della soppressione virologica nelle persone con HIV in terapia Antiretrovirale: “La soppressione virale dell’HIV è fondamentale –si legge nel documento OMS- per migliorare la salute, prevenire la trasmissione sessuale e ridurre la trasmissione perinatale”.
A tale scopo, sono descritte con chiarezza quali siano le tre soglie chiave per valutare il livello di carica virale e, di conseguenza, i margini d'infettività da parte delle persone con HIV in terapia:
- Carica virale non soppressa, superiore alle 1000 copie di virus m/l
- Carica virale soppressa ma rilevata dai test riconosciuti dall’OMS: inferiore alle 1000 copie/ml
- Carica virale non rilevabile dai test utilizzati tra quelli riconosciuti dall’OMS (Undetectable)
Le persone che vivono con l’HIV e che abbiano una carica virale non rilevabile, in base a qualsiasi test riconosciuto dall’OMS (compresi campioni di sangue essiccato) e che continuino a prendere la terapia in modo aderente (ART) come prescritta, non hanno alcun rischio di trasmettere l’HIV ai loro partner sessuali. In occidente, Italia compresa, la soglia di non infettività è generalmente collocata al di sotto delle 200 copie m/l ma è evidente come l’OMS, sulla basi di studi e analisi osservazionali provenienti da tutto il mondo, consideri sicure, o quasi sicure, anche soglie di viremia più alte, purché si tratti di persone in trattamento ART efficace.
Il documento indica, infatti, come: “Le persone che vivono con l’HIV, che assumano correttamente la terapia ART e che abbiano una carica virale soppressa (sotto le 1000 copie m/l) ma rilevabile, abbiano un rischio quasi nullo o trascurabile di trasmettere l’HIV ai loro partner sessuali”.
“Queste informazioni –spiega L’OMS- possono aiutare le persone con HIV a vivere una vita sana, garantire che l’HIV non venga trasmesso ad altre persone e supportare i decisori politici nel determinare l’allocazione ottimale delle risorse per i test della carica virale e nella comunicazione dei risultati”.
Il successo delle attuali terapie antiretrovirali, ricorda l’OMS, è enorme. A supporto si cita uno studio che ha dimostrato come tra le persone con una carica virale soppressa (≤1000 copie/ml), il 95% fosse completamente “Undetectable”.
Il Documento termina, dunque, con raccomandazioni specifiche per tutti gli attori coinvolti nel trattamento e nel monitoraggio dell’HIV. In particolare, alle persone con HIV si ricorda come: “Una carica virale non rilevabile sia l'obiettivo finale della terapia antiretrovirale per tutte le persone che vivono con l'HIV, per la loro salute e per prevenire la successiva trasmissione ai loro partner sessuali e a eventuali figli” si raccomanda loro, inoltre, di avere fiducia nelle terapie così come nelle tecnologie utilizzate per misurare la loro carica virale.
Ai medici, ai clinici e al personale sanitario si raccomanda di informare correttamente i propri pazienti con HIV dei benefici della terapia antiretrovirale, di celebrare il raggiungimento della soppressione e della non rilevabilità, di condividere con i/le pazienti i risultati di ogni analisi. Va, inoltre, ricordato con chiarezza che, finché si assumono correttamente le terapie, in caso di carica virale non rilevabile, non c’è nessun rischio di trasmettere l’HIV ai/alle proprie partner. Anche alle persone con carica virale ancora rilevabile ma soppressa va esposto chiaramente che per loro il rischio di trasmettere il virus a partner sessuali è quasi nullo o trascurabile.
Ai responsabili politici si raccomanda, infine, di migliorare e garantire un accesso diffuso ai test della carica virale, la promozione di programmi che motivino le persone che vivono con l’HIV a raggiungere e sostenere la soppressione virale, il sostegno alle organizzazioni della società civile in grado di informare le persone sui vantaggi delle terapie ART e di accompagnarle in questo percorso.
In Italia, grazie al supporto di SIMIT e ICAR, dieci associazioni impegnate nella risposta all’HIV, e tra queste la LILA, si accingono a lanciare: “U=U” impossibile sbagliare”, una campagna nazionale informativa sui vantaggi della soppressione virologica, un messaggio per la salute delle persone, per la prevenzione generale e, soprattutto, contro lo stigma che ancora grava sulle persone con HIV. Il lancio è previsto il prossimo 18 settembre. La campagna prevede spot video e radio, comunicazioni social, flyer e perfino un sito con tutte le informazioni necessarie. Per saperne di più ascolta l’intervista a Lella Cosmaro, Fondazione LILA Milano e LILA Nazionale, che ha fatto parte del gruppo che ha elaborato il progetto