Un terzo circa delle nuove infezioni da Hiv che si registrano ogni anno in Italia riguarda le donne. Delle dodici persone, una ogni due ore, che diventano sieropositive ogni giorno (la stima nazionale è di oltre 4mila nuove infezioni l'anno) quattro sono donne. Le donne non si informano, non sono informate, credono che l'Hiv non le riguardi. Perciò la Lila ha pensato al Progetto Donna e a questa campagna sms solidale. Storie come quella Chiara, raccontata nel nostro spot, non ci devono sorprendere.
I dati nazionali sull'epidemia di Hiv/Aids li fornisce il COA (Centro Operativo Aids) dell'Istituto Superiore di Sanità. E sono dati che mostrano, anche, l'attuale vulnerabilità delle donne, che non si proteggono come dovrebbero (a partire dall'uso del preservativo, o del femidom). Una vulnerabilità che conosciamo anche attraverso l'esperienza quotidiana della Lila, dei suoi operatori nelle diverse sedi sul territorio. Perciò abbiamo deciso per una campagna specifica sulle donne, con testimonial una giovane donna in gamba come Elena Di Cioccio.
L'Hiv è una malattia a trasmissione sessuale, e questa modalità è ormai all'origine dell'80 per cento delle nuove infezioni che si registrano annualmente in Italia. Siamo ormai lontani dagli anni Ottanta e Novanta, quando (sbagliando già allora) si dava per scontato che l'Hiv riguardasse solo alcune specifiche popolazioni sociali. L'Hiv riguarda tutti, e tutte, quando non si usa il preservativo. Di tutte le nuove infezioni, poco più di un terzo sono contatti di uomini che fanno sesso con uomini, ma quasi la metà sono dovute a relazioni eterosessuali.
Le donne più degli uomini scoprono di avere l'Hiv solo quando ricevono una diagnosi di Aids (Hiv e Aids non sono sinonimi: il primo è il virus, la seconda è la sindrome che il virus provoca, e si può manifestare molti anni dopo l'infezione). In circa un quarto delle gravidanze con Hiv, la scoperta avviene quando la futura madre è già incinta. Eppure le telefonate che ricevono i centralini informativi, a partire da quello della Lila, sono per la stragrande maggioranza di uomini. Questi sono fatti che ci dicono quanto sia importante informare le donne e aumentare la loro consapevolezza.
Le giovani donne soprattutto. La storia di Chiara, narrata nel nostro spot, è esemplare. E reale: basti rileggere la lettera che scrisse la studentessa della Bocconi al Corriere della Sera. La Lila vuole stare vicino a queste donne, come ha sempre fatto e ora di più, con progetti specifici. Ce n'è bisogno. E c'è bisogno anche del vostro aiuto.
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