Milano, 17 giugno 2022. Gli interessi multimiliardari di BigPharma e dei Paesi ricchi dell'Occidente hanno vinto sul diritto alla salute di due terzi dell'umanità: è quanto accaduto stanotte al WTO di Ginevra, dove, dopo un prolungamento di due giorni della riunione interministeriale e dopo uno scontro durissimo a suon di ricatti avvenuto tra l’UE e l’India, nessuna sospensione dei brevetti dei vaccini è stata decisa, nonostante la richiesta fatta venti mesi fa da India e Sudafrica, con un centinaio di Paesi poveri e migliaia di personalità e organizzazioni a livello mondiale.
“Siamo di fronte a qualcosa di inverosimile – ha dichiarato Vittorio Agnoletto, coordinatore della Campagna Europea Right2cure No Profit on Pandemic- perchè, mentre nel comunicato stampa ufficiale il WTO annuncia con grande enfasi l'accordo sulla sospensione dei brevetti dei vaccini, di questo non c'è nessun cenno nei documenti finali, che si limitano solo ad illustrare alcune facilitazioni per i Paesi in via di sviluppo nell'uso delle licenze obbligatorie, già peraltro previste dagli accordi Trips, ma che nulla hanno a che vedere con la richiesta di sospensione temporanea dei brevetti, che resta l'unico strumento in grado di tutelare il diritto alla salute in ogni angolo del mondo. Siamo di fronte a un vergognoso gioco delle tre carte: dietro tante parole il nulla, mentre il destino di milioni di esseri umani sembra segnato definitivamente”
Di fatto il testo finale è tutto incentrato sulle licenze obbligatorie, ossia sulla possibilità già esistente, che un Paese in difficoltà economica e travolto dalla pandemia possa decidere di ricorrere alla produzione dei vaccini senza l’autorizzazione preventiva da parte dell’azienda detentrice dei brevetti, con la quale dovrà comunque concordare un rimborso economico. Il testo si limita a introdurre alcuni miglioramenti in tale meccanismo, che certo non può risolvere la necessità di assicurare a tutti i Paesi del Sud del Mondo i quantitativi necessari di vaccini e kit farmaceutici anti Covid.
“Si tratta - ha aggiunto Vittorio Agnoletto- di una operazione puramente di facciata, che dà solo qualche possibilità in più a India e SudAfrica di opporsi alle numerose cause che le multinazionali hanno intentato e/o intenteranno per l'eventuale non rispetto dei brevetti da parte di questi Paesi.
Per info: Carmìna Conte, cell 393 13 77616