Mariagrazia Di Benedetto

Ciao Massi,
Non riesco ad essere a Roma per salutarti ma non potevo non condividere i ricordi con te e che serbo caramente, come quello del primo giorno che ci siamo conosciuti in quella che è stata la mia prima delle tante formazioni Lila a Lamezia e poter trovare in un sorriso accoglienza e una immediata affinità emotiva chiacchierando e passandoci una sigaretta dopo cena.
Ricordo le telefonate tra noi e che iniziavano sempre con il tuo "come va, MG?" e non lo dicevi per semplice educazione ma era interesse sincero. Perché Massi era così.
Mi chiedevi di mia figlia, dei suoi studi, della malattia che aveva iniziato a far vacillare i ricordi di mio padre e ci trovavamo così a parlare per lunghissimi minuti anche quando chiamavi solo per dirmi che aspettavi una qualche risposta a una mail. Perché Massi era così.
Ma ricordo anche quando a volte si discuteva animatamente  durante le nostre  riunione di coordinamento in Lila e capitava che si alzassero i toni ma che alla fine si chiudeva sempre con il tuo: "scusa MG non ce l'ho con te". Perché Massi era così.
E lo so, Massimo è stato un grande attivista e in Italia le persone con HIV dobbiamo essergli grati, a lui e a tutte e tutti quelli che, come lui, si sono impegnati quotidianamente contro HIV e stigma anche per quelli che, per un motivo o per l'altro, non hanno potuto farlo,
lo so, ma io oggi piango l'amico, l'uomo e la persona gentile che era e stringo in un abbraccio te, Patra, Mirta, figlia adorata, e tutti coloro che lo hanno amato e che sono stati da lui molto amati.
Ciao Massimo, ci mancherai.

Mariagrazia 

Pin It