Massimo Oldrini, presidente della Lila Nazionale e tra i soci fondatori di ITANPUD APS ha lasciato la vita terrena, lo ricordiamo pensando a quello che di lui porteremo sempre con noi: la sua grande eredità.
Massimo ci ha lasciato ..una grande eredità. La sua presenza è stata tra quelle decisive per costituire ITANPUD come associazione di promozione sociale. Ha fatto parte di quell’attivismo “storico” ( ovvero che ha le sue radici negli anni ’90) che è stato determinante nella costituzione di ITANPUD come associazione di promozione sociale costituita da persone che vivono o hanno vissuto il fenomeno del consumo di sostanze . Massimo era già presidente della Lila, chiarì subito che il suo ruolo in ITANPUD poteva essere solo di socio senza alcun ruolo amministrativo, Massimo però ha sempre risposto ad ogni richiesta di consiglio, indicazione, parere anche “tecnico”: la sua grande competenza maturata nella Lila di cui era presidente, è stata di strema importanza per gettare le basi e per far crescere ITANPUD. Personalmente ho molti ricordi, telefonate lunghissime, dove succedeva anche di sfogare frustrazione o rabbia per delle dinamiche sia interne che esterne dell’associazione. Massimo sapeva sdrammatizzare e portare un sorriso anche mentre faceva una rivendicazione dura e decisa. Era un riferimento soprattutto quando si aveva necessità di essere ascoltati, di sentire la sua pacatezza anche di fronte a situazioni dove sentiva un forte coinvolgimento. Per chi di noi era poco esperto nello stare in alcuni contesti, Massimo era uno straordinario punto di riferimento perché sapeva gestire la parte più emotiva con quella, viene da dire, “diplomatica”. Il suo impegno per le tematiche legate all’HIV è stato sempre riconosciuto e anche per noi in ITANPUD era una “risorsa interna”. Credeva in ITANPUD ma era anche ben consapevole del percorso impegnativo che ci aspettava, percorso che lui ha contribuito a fare avendo ben presente di quanto fosse importante la capacità di accogliersi, di non farsi coinvolgere più del dovuto dalla rabbia per le ingiustizie e l’oppressione con cui ogni attivista si trova a dover fare i conti. La dignità delle nostre lotte, la dignità da saper difendere e mantenere ad ogni livello, nei dibattiti in strada cosi come nei tavoli tecnici istituzionali: anche questo fa parte della grande eredità che ci ha lasciato. L’unico modo che abbiamo per tenere vivo il suo ricordo e per affrontare il dolore della sua perdita e portarlo con noi nel quotidiano impegno che mettiamo nel perseguire la nostra mission. Mission che Massimo ha contribuito a scrivere al momento della nostra costituzione legale, e a trasformare in impegno di ogni giorno.
Le socie e i soci ITANPUD APS