Unaids: giornata mondiale contro le discriminazioni

ZDDbanner MakeSomeNoise La non-discriminazione è un diritto umano. Stati ed individui hanno lo stesso obbligo legale di non stigmatizzare nessuno: in occasione del 1 marzo, giornata mondiale per la lotta ad ogni forma di discriminazione, Unaids chiede a tutte le persone, in tutti i paesi del mondo, di farsi sentire: "Make some noise" per uno mondo “#zerodiscrimination”.  Quest’anno attenzione puntata sull’organizzazione dei servizi sanitari. 

"La discriminazione resta un problema molto diffuso nei sistemi sanitari di tutto il mondo creando una forte barriera all’acceso ai servizi per il trattamento ed il contrasto dell’HIV”. E’ quanto sostiene Unaids che ha deciso di dedicare questo appuntamento del primo marzo, al rilancio dell’ “Agenda for zero discrimination in health care settings”, messa a punto lo scorso anno e considerata uno strumento fondamentale del programma per il raggiungimento degli obiettivi  ONU per uno sviluppo sostenibile (SDG) che puntano a sconfiggere l’Aids entro il 2030.  

CROI 2017: il resoconto completo


banner croi2017A Seattle si è da poco conclusa CROI 2017, la XXIV Conferenza annuale sui Retrovirus e Infezioni Opportunistiche, il principale meeting internazionale sulla ricerca contro L’HIV/AIDS.

Da lunedì 13 a giovedì 16 febbraio,  più di 4000 ricercatori e scienziati da tutto il mondo hanno esposto i risultati degli ultimi studi e delle ultime ricerche condotte sul contrasto al virus, hanno stretto relazioni, si sono confrontati sulle questioni cliniche e sociali emergenti relative all'HIV/AIDS. Esempio del valore insostituibile dello scambio e dell’integrazione tra paesi e persone, da CROI è giunto anche un messaggio di censura alle restrizioni sull’accesso negli Stati Uniti, basati su religione e nazionalità, volute dal presidente americano Trump. Un vasto gruppo di ricerche presentate in questa edizione, ha confermato la necessità di mettere in campo strategie sociali e di politica sanitaria innovative e adeguatamente finanziate: si va dalla sperimentazione di nuovi interventi di presa in carico e ritenzione in cura adottati in Sudafrica e in Mozambico, al programma “Ending epidemic” adottato a New York , agli studi sull’importanza di un sostegno psicologico alle persone in cura, in particolare contro la depressione, al successo dei programmi nazionali di prevenzione negli Stati Uniti dove le nuove infezioni registrano un calo del 18%. Molto spazio, ovviamente alla PreP e agli studi,clinici e farmaceutici, volti a migliorare l'aderenza alle terapie e l'efficacia delle stesse. Qui tutti i bollettini su CROI 2017

I nostri trent'anni

logo lila 30Sono passati trent'anni da quando, il 21 gennaio 1987, in piena emergenza AIDS, un gruppo di persone afferenti a diverse realtà sociali, culturali e politiche fondarono la Lega Italiana per la Lotta contro l'AIDS: persone con HIV e non, medici, infermieri, attivisti LGBT, operatori e operatrici dei servizi per le dipendenze, comunità di accoglienza, uomini e donne dei sindacati, avvocati, psicologi, sociologi, operatori dei media.

Da allora, instancabilmente, nelle numerose sedi nate sul territorio nazionale, ogni giorno la LILA si è impegnata per promuovere e tutelare il diritto alla salute, affermare principi e relazioni di solidarietà, lottare contro ogni forma di violazione dei diritti umani, civili e di cittadinanza delle persone con HIV, proporre politiche culturali, sociali, preventive e sanitarie capaci di suscitare risposte concrete per il superamento delle diverse problematiche inerenti l’infezione da HIV.
Oggi, le donne e gli uomini della LILA continuano a rispondere alle domande della popolazione generale, a orientare e sostenere le persone con HIV nel loro percorso di vita, a stimolare le istituzioni. Un impegno quotidiano che continua  nonostante la questione HIV sembri dimenticata dalla politica e dai media italiani, nonostante  non ci siano più fondi dedicati al contrasto del virus nè tantomeno a campagne di prevenzione, nonostante siano colpevolmente disattesi gli allert delle agenzie internazionali che invitano i governi ad intensificare gli sforzi per contrastare l’infezione che rappresenta un problema di sanità pubblica anche nei paesi industrializzati.
Ai fondatori e alle fondatrici, ai volontari e alle volontarie, alle persone con hiv che hanno scelto la LILA come luogo del loro attivismo, a chi purtroppo non c’è più e a chi ci sostiene nel presente va il nostro grazie per avere, nel corso di questi trent’anni, dato vita a battaglie, promosso sperimentazioni e ricerche innovative per dare risposte e sostegno alle persone con HIV, difeso il diritto alla salute di tutte e tutti.

L'Aids purtroppo non è stato ancora sconfitto ma, grazie all'impegno di tanti come noi, alle nostre conquiste, è possibile farlo: la lotta al virus è ad un bivio e noi continueremo a batterci perché si scelga la strada giusta: "Get on the Fast-Track to end AIDS by 2030..."

Diffondere la PreP, migliorare l’aderenza al trattamento: in arrivo due nuovi trial

Il mondo della ricerca guarda sempre più alla PreP, la Profilassi pre-esposizione, per fermare l’Hiv: lanciati nuovi studi che puntano a migliorare l’aderenza a questi tipi di trattamento e quindi la loro efficacia e diffusione. Un importante trial è stato annunciato nei giorni scorsi da HPTN, HIV Trials Network: si chiama “HPTN 083”, il primo su larga scala nel suo genere. L’obiettivo è valutare l’efficacia di un agente iniettabile di lunga durata, il Cabotegravir (CAB) per la Prep in uomini e donne trasgender che fanno sesso con uomini (MSM a TGW) e non infettati dall’HIV. Sempre nelle scorse settimane la fondazione Bill & Melinda Gates ha deciso di supportare con 140 milioni una ricerca dell’Intarsia Therapeutics su un dispositivo sottocutaneo che permette un rilascio di lunga durata, lento e costante di farmaci, superando l’esigenza di un’assunzione quotidiana.

“Test. Treat. Prevent”. Arriva la European HIV-Hepatitis Testing Week 2016

testing week 2016

Arriva la quarta edizione della “ testing week, ” il più importante evento europeo dedicato alla prevenzione del virus Hiv e dell’epatite, promosso da “Hiv in Europe”. Titolo di quest’anno : “Test. Treat. Prevent”.
Dal 18 al 25 novembre 2016, quasi 500 organizzazioni di 53 paesi, e tra queste la Lila, Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids, si mobilitano per promuovere l’accesso al test tra quanti non siano consapevoli del proprio stato sierologico e che non si sono mai rivolti, e non si rivolgerebbero, alle strutture tradizionali . Per intercettare queste fasce di popolazione la Lila offrirà la possibilità di effettuare test rapidi in modalità anonima, in ambienti non convenzionali e ad accesso facilitato, sia pure in un rapporto di stretta sinergia e complementarietà con presidi e istituzioni pubbliche.

Libro Bianco: “Nel 2015, ancora una persona su 4 va in carcere per droga”

librobiancoLa 7° edizione del documento sulla legge sugli stupefacenti, cui LILA aderisce, fa il punto sul post “guerra alla droga” sancito dalla conferenza Onu tenuta a maggio a New York e evidenzia come in Italia, nonostante la tendenza al decremento, le persone in carcere per la violazione della legge sulle sostanze, sono ancora un terzo del totale. Alla conferenza stampa di presentazione gli autori hanno chiesto a gran voce al governo di convocare la VI Conferenza nazionale sul tema.

 

"La popolazione con Hiv sta invecchiando, serve assistenza": appello LILA al CnAMC

oldrini presentazione CnamcAssistenza domiciliare insufficiente una popolazione con Hiv che sta invecchiando; difficoltà nel riconoscimento dell’invalidità e nelle pratiche di aggravamento e non rispetto delle indicazioni internazionali nel trattamento dei pazienti con coinfezione Hiv-Hcv: sono alcune delle criticità nella cura dell’Hiv in Italia sollevate dal presidente della LILA Massimo Oldrini nel suo intervento alla presentazione del rapporto del Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici.

 

Tra luci e ombre la ministra Lorenzin pubblica la relazione al parlamento sull'HIV in italia nel 2014

BEATRICE-LORENZIN.jpgE' appena stata pubblicata la relazione del Ministero della Salute al Parlamento sullo stato di attuazione delle strategie attivate per fronteggiare l‟infezione da HIV nell‟anno 2014.

Ben venga la pubblicazione voluta dalla ministra della salute Beatrice Lorenzin, atto dovuto e per diversi anni disatteso, anche se molti sono gli aspetti che a nostro avviso necessitano di una maggiore attenzione e trasparenza.

Le 104 pagine della relazione che si aprono con la situazione epidemiologica a fine 2014 analizzata dal COA dell’ISS seguita dalle azioni intraprese durante lo stesso anno che hanno fatto capo al ministero della salute.

E' noto che abbiamo grosse perplessità sui dati, e ad oggi non ci risulta che l’ISS abbia attivato l’advisory board come richiesto, ma colpisce che siano stati pubblicati i dati del 2014 in premessa mentre quelli del 2013 appaiono nel capitolo 2.1 Sorveglianza delle nove diagnosi da HIV.

 

Lettera aperta a Mattarella: emergenza Hiv tra i giovani, serve una strategia a partire dalle scuole

MattarellaAbbiamo scritto al Presidente della Repubblica per chiedere il suo intervento per bloccare l'epidemia di Hiv che in Italia colpisce ogni anno circa 4000 persone con incidenza maggiore tra i giovani. Chiediamo in particolare che siano avviati nelle scuole percorsi di educazione all'affettività e alla sessualità.

Da Liz Taylor e Rock Hudson ad oggi: non calano gli ossessionati dal virus

Liz Taylor e Rock HudsonNel 1985, la pubblicazione della diagnosi da Hiv da parte dell'attore americano Rock Hudson aveva scatenato il terrore in chi gli si era avvicinato. Nel 2015 un ufficio scolastico suggerisce a una bambina con Hiv di fare lezioni a distanza. La paura del virus anche in assenza di rischi non è cambiata in 30 anni, come confermano i dati dei centralini telefonici Lila.

Epatite C: trattati solo metà dei pazienti promessi, a rischio salute e sconti sui nuovi farmaci

Massimo OldriniArcigay, Anlaids, LILA, Nadir, Mario Mieli e Plus denunciano: "A un anno dalla stipula del contratto per la rimborsabilità delle nuove terapie contro l'Epatite C trattati solo la metà dei 50mila promessi". "Con la scadenza del contratto nei prossimi mesi si perderà in salute dei cittadini con coinfezione Hiv e Hcv ma anche in risorse del Servizio Sanitario Nazionale, dati gli sconti previsti per un maggior volume di medicinali acquistati".

LILANEWS Testata registrata al Tribunale di Como al nr 6/2015 - l'11 novembre 2015.
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