Titolo: "The Path that Ends AIDS"
Data: luglio 2023
Autore: UNAIDS
Il nuovo report pubblicato da UNAIDS mostra che esiste un percorso chiaro per porre fine all'AIDS entro il 2030. Intraprenderlo aiuterà ad essere più preparati ad affrontare altre sfide pandemiche e a far progredire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Il percorso richiede la collaborazione di Sud e Nord, governi e comunità, Nazioni Unite e Stati membri insieme. La mappa contenuta in questo report mostra come sia possibile raggiungere l’obiettivo in questo decennio.
Il report “The Path that Ends AIDS” contiene dati e analisi che evidenziano che mettere fine all'AIDS è una scelta politica e finanziaria e che i paesi e i leaders che stanno già seguendo questa strada stanno ottenendo risultati straordinari. Appare infatti chiaro che le risposte all'HIV hanno successo quando sono ancorate a una forte leadership politica che affronti le disuguaglianze che ne frenano il percorso. Ciò significa consentire alle comunità e alle organizzazioni della società civile di svolgere un ruolo primario, garantendo contemporaneamente finanziamenti sufficienti e sostenibili. Laddove, infatti, i leaders politici hanno adottato un approccio inclusivo e basato sui diritti umani per sostenere le persone colpite dall'HIV, si registrano notevoli progressi nella riduzione delle nuove infezioni e dei decessi correlati all'AIDS. Tuttavia, quando i Governi ignorano, isolano e criminalizzano le persone che convivono o sono a rischio di contrarre l'HIV, il progresso nella risposta all'AIDS viene rallentato e ostacolato.
In alcuni Paesi come Botswana, Eswatini, Ruanda, Repubblica Unita di Tanzania e Zimbabwe sono stati già raggiunti gli obiettivi 95-95-95. Ciò significa che il 95% delle persone con HIV conosce il proprio stato sierologico, il 95% è in trattamento antiretrovirale e il 95% ha raggiunto la soppressione virale (undetectable). Anche altri 16 paesi, otto dei quali nell'Africa subsahariana, la regione che rappresenta il 65% di tutte le persone che vivono con l'HIV, sono vicini a raggiungere lo stesso obiettivo.
"La fine dell'AIDS è una grande opportunità per i leaders di oggi", ha affermato Winnie Byanyima, direttore esecutivo di UNAIDS. “Potrebbero essere ricordatə dalle generazioni future come coloro che hanno posto fine alla pandemia nel mondo, salvato milioni di vite, e mostrato cosa può fare una leadership coraggiosa”.
I progressi sono stati maggiori nei Paesi e nelle regioni che hanno ricevuto i maggiori finanziamenti, come l'Africa orientale e meridionale, dove le nuove infezioni da HIV sono state ridotte del 57% dal 2010.
I cali più consistenti nel numero di nuove infezioni si sono registrati tra i bambini (di età compresa tra 0 e 14 anni) e i giovani (di età compresa tra 15 e 24 anni), che negli ultimi anni sono stati oggetto di interventi efficaci. A livello globale, nel 2022 circa 210.000 ragazze e giovani donne adolescenti (di età compresa tra 15 e 24 anni) hanno contratto l'HIV, la metà rispetto al 2010. Nello stesso anno, 140.000 ragazzi e giovani uomini (di età compresa tra i 15 e i 24 anni) hanno contratto l'HIV, con una riduzione del 44% rispetto al 2010.
Le donne e le ragazze risultano ancora maggiormente colpite, in particolare nell'Africa subsahariana. Solo il 42% dei distretti con un'incidenza dell'HIV superiore allo 0,3% nell'Africa sub-sahariana è attualmente coperto da programmi di prevenzione dedicati alle adolescenti e alle donne.
A livello globale una maggiore copertura di persone con HIV in terapia ARV (PLWHIV) ha portato a un calo del 58% del numero annuale di nuove infezioni nei bambini tra il 2010 e il 2022, ovvero a 130.000, il più basso dagli anni ‘80. Infatti, nel 2022, grazie a investimenti specifici per evitare le nuove infezioni nei bambini, l'82% delle donne con HIV in gravidanza e con allattamento al seno ha avuto accesso alla terapia ART, rispetto al 46% del 2010. I programmi di trasmissione verticale hanno evitato 3,4 milioni di nuove infezioni da HIV nei bambini dal 2000.
I progressi nella risposta all'HIV sono stati rafforzati a livello politico non ostacolando i diritti umani ma riconoscendoli e sostenendoli. Diversi paesi tra il 2022 e il 2023 hanno rimosso leggi dannose, di cui cinque (Antigua e Barbuda, Isole Cook, Barbados, Saint Kitts e Nevis e Singapore) hanno depenalizzato le relazioni omosessuali. In altri Paesi (Repubblica Centrafricana, Ghana, India, Kazakistan, Kuwait, Spagna) sono state rafforzate le leggi esistenti a tutela dei diritti delle persone vulnerabili.
Il numero di persone in trattamento antiretrovirale in tutto il mondo è quasi quadruplicato, da 7,7 milioni nel 2010 a 29,8 milioni nel 2022, tuttavia, il report indica che l’AIDS ha causato una morte ogni minuto. Circa 9,2 milioni di persone continuano a non ricevere cure, compresi 660.000 bambini che vivono con l'HIV.
Quasi un quarto (23%) delle nuove infezioni da HIV si è verificato in Asia e nel Pacifico, dove in alcuni Paesi le nuove infezioni stanno aumentando in modo allarmante. Si assiste ad un incremento delle nuove infezioni in Europa orientale e Asia centrale (un aumento del 49% dal 2010) e in Medio Oriente e Nord Africa (un aumento del 61% dal 2010). Queste tendenze sono dovute principalmente alla mancanza di servizi di prevenzione per le popolazioni emarginate e alle barriere poste da leggi punitive e discriminazione sociale.
Nel 2022 i fondi stanziati per l'HIV sono notevolmente diminuiti, ammontavano a 20,8 miliardi di dollari, ben al di sotto dei 29,3 miliardi di dollari necessari entro il 2025.
C'è la possibilità di porre fine all'AIDS aumentando la volontà politica e investendo in una risposta sostenibile attraverso investimenti economici e scelte coraggiose, integrazione dei sistemi sanitari, leggi non discriminatorie, uguaglianza di genere e supporto di reti comunitarie responsabilizzate.
Nel 2022 39 milioni di persone in tutto il mondo vivevano con l'HIV; 29,8 milioni erano in terapia antiretrovirale; 1,3 milioni sono stati i nuovi contagi e 630 mila persone sono morte per patologie correlate all’AIDS.
Allegato: UNAIDS Update Report 2023 - "The Path that Ends AIDS"