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Trasmissione e prevenzione dell’HIV

generaleLe informazioni su come prevenire l'infezione da HIV sono ormai note da tempo, ma c'è ancora tanta confusione. Molti non se ne preoccupano affatto, credendo ancora che l'HIV riguardi solo alcune persone (tossicodipendenti, omosessuali, prostitute), le loro scelte e i loro stili di vita. Altri ne sono terrorizzati in modo eccessivo e ingiustificato. In entrambi i casi la percezione del rischio è condizionata da stereotipi e pregiudizi diffusi e radicati che portano a rimuovere il problema o a ingigantirlo.

Innanzitutto è necessario sottolineare che l'HIV è un virus a trasmissione sessuale e dunque riguarda chiunque abbia una vita sessuale attiva: l'HIV può trasmettersi attraverso un rapporto sessuale, indipendentemente dal fatto che il rapporto avvenga tra persone dello stesso sesso o di sesso diverso, all'interno di una coppia stabile o di un rapporto occasionale. D'altra parte, è sufficiente rispettare poche e semplici regole per proteggersi dall'infezione


Cos'è l'HIV

Come si trasmette l'HIV

Trasmissione sessuale

Sesso che fare?

Trasmissione ematica

Trasmissione verticale

L'HIV non si trasmette nei contatti quotidiani

Altre Infezioni Sessualmente Trasmissibili

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Cos'è l'HIV

L’HIV è il virus dell’immunodeficienza umana: una volta entrato nell’organismo, attacca alcune cellule del sistema immunitario indebolendo progressivamente le naturali capacità di difesa. Se l’infezione non viene trattata con i farmaci, può comportare una grave compromissione del sistema immunitario e l’insorgenza di infezioni opportunistiche e tumori (diagnosi di AIDS).

La ricerca scientifica ha fatto passi da gigante nella gestione dell’infezione da HIV: l'avvento delle terapie antiretrovirali (nel 1996) ha determinato l'immediato crollo delle diagnosi di AIDS e della mortalità, restituendo alle persone con HIV un'aspettativa di vita paragonabile a quella della popolazione generale. Le terapie disponibili non sono ancora in grado di eliminare l’HIV dall’organismo ma, contrastandone la replicazione, sono in grado di prevenire i danni che il virus rischia di causare. L’infezione da HIV, opportunamente trattata, è oggi considerata un’infezione cronica che lascia spazio a progetti di vita personali, lavorativi e familiari, compreso quello di diventare genitori e di avere figli sani.
In questi ultimi anni è stato inoltre dimostrato che queste stesse terapie hanno anche un’importante funzione preventiva: riducendo la quantità di virus nell’organismo, riducono significativamente anche il rischio che l’HIV venga trasmesso. Se la terapia è efficace, la quantità di virus è talmente ridotta da eliminare completamente il rischio di trasmissione.


Come si trasmette l'HIV

Il fattore che più di tutti incide nella trasmissione del virus è la viremia (o carica virale), ossia la quantità di virus presente nei liquidi biologici della persona con HIV: più è alta, maggiore è il rischio. Generalmente la viremia è molto alta nelle persone che hanno contratto il virus nelle ultime settimane (e spesso non ne sono ancora consapevoli), mentre è molto bassa o nulla nelle persone che seguono la terapia antiretrovirale.

Si stima che, nella maggior parte dei casi, sono le persone che non sanno di aver contratto il virus a diffondere inconsapevolmente l’infezione: si tratta di persone che non si percepiscono a rischio, che non adottano precauzioni, che non fanno il test HIV. È invece dimostrato che una persona con HIV, che segue regolarmente la terapia e ha una carica virale non rilevabile, non trasmette il virus.

Detto questo, il virus HIV si può trasmettere solo e soltanto attraverso i seguenti liquidi biologici:

  • sangue
  • sperma e secrezioni vaginali
  • latte materno

L’infezione si verifica quando uno di questi liquidi, appartenente ad una persona con HIV e carica virale rilevabile, entra in circolazione nel sangue della persona ricevente attraverso ferite o lesioni anche non visibili delle mucose.
Quindi l’Hiv si può trasmettere:

  • con l’ingresso di sangue nell’organismo (trasmissione ematica)
  • attraverso rapporti sessuali non protetti dal preservativo (trasmissione sessuale)
  • dalla madre al nascituro o alla nascitura durante la gravidanza, il parto e l’allattamento (trasmissione verticale).


Trasmissione sessuale

L'HIV è un virus a trasmissione sessuale e questa è la modalità d'infezione più diffusa.

Il rapporto di penetrazione vaginale è a rischio.
Il preservativo, se utilizzato correttamente e dall'inizio del rapporto, protegge.

Il rapporto di penetrazione anale è a rischio. La mucosa anale è delicata e soggetta a lesioni, inoltre nel rapporto anale vi è meno lubrificazione, quindi maggior possibilità di frizione e conseguenti microtraumi.
Anche in questo caso il preservativo, usato correttamente, dall'inizio del rapporto e con un lubrificante adatto, protegge.

Per chi pratica la fellatio (pompino), ovvero per la persona che stimola con la bocca il pene di altri, c'è un rischio di contrarre l'HIV se la sua bocca viene in contatto con lo sperma o, secondo alcuni, se entra in contatto con il liquido prespermatico. Su quest'ultimo punto nella comunità scientifica vi è dibattito tra chi considera il liquido prespermatico capace di trasmettere l'HIV e chi sostiene invece che la possibilità sia solo teorica (plausibilità biologica) poiché la quantità di virus presente nel liquido prespermatico è ridotta.
È più sicuro praticare la fellatio con il preservativo, ma nel caso non lo si utilizzi è necessario evitare lo sperma in bocca.
Non c'è invece nessun rischio per la persona che riceve la stimolazione.

Il cunnilingus è la stimolazione dell'organo genitale femminile con la bocca e con la lingua. Le secrezioni vaginali possono contenere il virus HIV, pertanto esiste una possibilità (solamente teorica, poiché nella realtà non esistono casi chiaramente accertati) di trasmissione dell'infezione con questa modalità orale.
Il cunnilingus è da evitare in presenza di sangue mestruale. L'utilizzo della diga interdentale (Dental Dam) o comunque di uno strato in lattice (che si può ottenere da un preservativo) o pellicola applicati come barriera elimina ogni rischio.
Non c'è invece nessun rischio legato all'HIV per la persona che riceve il cunnilingus.

Il fisting o fist fucking (la penetrazione vaginale o anale con mano/pugno) è considerata una pratica a rischio per l'alta probabilità del verificarsi di lesioni delle mucose vaginali e anali. Deve essere evitato l'inserimento di una mano/pugno che precedentemente ha penetrato un altro partner.

L'uso di sex toys (giocattoli sessuali) per la penetrazione, se utilizzati in comune tra più persone, rappresenta una potenziale fonte di rischio. È consigliato l'uso del preservativo. In alternativa, è anche possibile disinfettare l'oggetto tra un utilizzo e l'altro.

L'anilingus o rimming (leccare l'ano) è una pratica considerata a rischio per altri tipi di infezione ma non per l'HIV. Per proteggersi da altre infezioni è consigliabile l'utilizzo del Dental Dam o di altra barriera.

La pioggia dorata o pissing (farsi pisciare addosso) sulla pelle non comporta rischi. È importante tenere presente che su lesioni, in bocca e nell'ano questa pratica può esporre al rischio di altre infezioni.

Ulteriori informazioni su: Il profilattico (Condom), Il profilattico femminile (Femidom), Il Dental Dam.

L'entità del rischio

Come abbiamo detto, l’entità del rischio dipende innanzitutto dalla carica virale della persona con HIV, ma ci sono anche altri fattori rilevanti:

  • il rischio a seguito di una singola esposizione è comunque basso; il rischio aumenta con il numero dei rapporti non protetti;
  • i rapporti maggiormente a rischio sono quelli penetrativi (anali e vaginali): il rischio riguarda entrambi, ma è più alto per la partner o il partner ricettivo; poiché la mucosa anale è delicata e soggetta a lesioni (anche a causa della scarsa lubrificazione) i rapporti anali sono quelli a maggior rischio;
  • la presenza di altre infezioni sessualmente trasmissibili aumenta il rischio di trasmissione dell’HIV.

In sintesi

Comportamenti a rischio:
- i rapporti sessuali penetrativi (vaginali e anali) sono a rischio per entrambi i partner;
- i rapporti oro-genitali sono a rischio solo per la persona che con la bocca stimola i genitali del partner, mentre chi riceve la stimolazione non si espone ad alcun rischio.

Le regole del Safer Sex (Sesso più Sicuro):
- nei rapporti sessuali penetrativi utilizza sempre il preservativo;
- nel praticare la fellatio (stimolazione del pene con la bocca) usa il preservativo o evita di ricevere sperma in bocca;
- nel praticare il cunnilingus (stimolazione dei genitali femminili con la bocca) evita il contatto con il sangue mestruale.


Sesso che fare?

Se vivi un'avventura o un nuovo rapporto

Pratica il Safer Sex nei rapporti occasionali ma anche all'inizio di un nuovo rapporto. La persona con cui oggi hai una relazione ha una storia alle spalle, ha vissuto rapporti di coppia e avventure con altre donne e altri uomini, ciascuno con una propria storia. Potrebbe avere l'HIV e potrebbe anche non esserne consapevole.

Se hai una relazione stabile...

...e siete entrambi HIV negativi

Se la relazione è stabile e volete rinunciare al preservativo, parlatene e pianificate come farlo senza correre rischi: attenetevi alle regole del Safer Sex nel primo periodo del rapporto; trascorso il Periodo Finestra fate insieme il test per l'HIV. Se entrambi non avete contratto il virus, da ora in poi potrete rinunciare senza rischio ai preservativi.

Prendete comunque in considerazione la possibilità che possano capitare relazioni esterne alla coppia: se dovesse succedere, assicuratevi che rispetterete sempre le regole del Safer Sex al di fuori della vostra relazione.

...e siete una coppia sierodiscordante

La ricerca ha dimostrato l'efficacia delle terapie antiretrovirali nel prevenire la trasmissione dell’HIV: una persona con HIV, che segue regolarmente la terapia e ha una carica virale non rilevabile, non trasmette il virus.
Se la relazione è stabile e il/la partner con HIV è in terapia ed ha una carica virale stabilmente irrilevabile, potete valutare la possibilità di rinunciare al preservativo e al Safer Sex: parlatene con l’infettivologo e tra di voi per prendere una decisione consapevole e condivisa. Eventuali rapporti al di fuori della coppia andranno sempre protetti rispettando le regole del Safer Sex.

...e siete entrambi HIV positivi

Se entrambi i partner hanno l'HIV esiste il rischio della re-infezione: è un'eventualità piuttosto remota, ma è possibile infettarsi con ceppi di virus diversi o che hanno sviluppato resistenze ai farmaci. Se siete entrambi in terapia e con carica virale non rilevabile, il rischio è inesistente. Se decidete di rinunciare al Safer Sex, per prevenire la trasmissione di altre infezioni sessualmente trasmissibili, si raccomanda di sottoporvi ad esami medici specifici almeno 2 volte all'anno.


Trasmissione ematica

Lo scambio di siringhe e l'uso in comune di materiali iniettivi (cucchiaini, fiale, filtri) sono comportamenti a rischio di trasmissione dell'HIV; usa siringhe sterili e monouso e non condividere gli strumenti iniettivi.
Le trasfusioni di sangue ed emoderivati possono trasmettere l'HIV e per questo il sangue dei donatori viene sottoposto a screening.


Trasmissione verticale

Una donna con l'HIV può trasmettere il virus ai figli durante la gravidanza, il parto e l'allattamento al seno. Il rischio può essere estremamente ridotto (<1%) adottando le dovute precauzioni: terapia antiretrovirale alla donna e, in alcuni casi, parto cesareo, allattamento artificiale e idonea terapia al neonato.
Un uomo con l'HIV non può invece trasmettere il virus direttamente al nascituro, ma è necessario che non lo trasmetta alla futura madre al momento del concepimento.
Ulteriori informazioni su: HIV e Genitorialità.


L'HIV non si trasmette nei contatti quotidiani

L'HIV non si trasmette mangiando dallo stesso piatto o utilizzando il bagno in comune, né scambiandosi baci e abbracci. Nessun familiare di una persona sieropositiva è stato mai infettato.


Altre Infezioni Sessualmente Trasmissibili (ITS)

Gonorrea, Clamidia, Sifilide, Epatiti, Herpes, Funghi, Condilomi, sono solo alcune delle infezioni che possono essere trasmesse da una persona all'altra attraverso i rapporti sessuali. La maggior parte delle ITS si trasmettono molto più facilmente dell'HIV e sono dunque più diffuse e comuni. Alcune sono innocue, possono passare inosservate e non causare problemi; altre hanno sintomatologie fastidiose o dolorose o, se non trattate adeguatamente, possono portare a complicazioni anche gravi per la salute (sterilità, danni al fegato o determinati tipi di cancro).
Il Safer Sex, oltre a proteggere dall'HIV, riduce notevolmente il rischio di contrarre un'altra ITS: infatti, nessuno degli agenti patogeni (virus, batteri, protozoi, funghi) è in grado di superare un preservativo intatto. Tuttavia la maggior parte delle ITS si trasmette molto più facilmente dell'HIV, per esempio attraverso il sesso orale: per una maggiore protezione puoi utilizzare il preservativo nel praticare la fellatio e il Dental Dam nel praticare il cunnilingus e l'anilingus.
Le infezioni sessualmente trasmissibili possono a loro volta aprire la strada ad altre infezioni, aumentando il rischio di contrarre l'HIV ed altre ITS.
Anche per questo è importante non sottovalutare periodici controlli e consultare immediatamente un medico in caso di prurito, secrezioni insolite, bruciori o dolori nella zona genitale.

Ulteriori informazioni su: Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST)


LILA HelpLine: trovi i numeri dei centralini LILA che puoi chiamare ogni giorno per ricevere informazioni, ascolto e orientamento ai servizi.
LILAChat: Il forum della LILA dove porre domande, scambiare informazioni ed esperienze, confrontarsi sulle problematiche connesse all'HIV

[ultimo aggiornamento: novembre 2018]


Allegato: brochure "Prevenire l'HIV"
Testi a cura di Patrizia Perone. Ultimo aggiornamento novembre 2018.
Progetto grafico Cliccaquì - Roma.


Brochure "Prevenire l'Hiv"



 

 

 

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