A Lecce un nuovo modo di raccontare la sessualità, tra piacere e protezione
Si è svolto il 2 ottobre l'evento "Un calice di vino con la sessuologa", l'appuntamento più atteso di "A far l'Amore... Il Festival della sessualità consapevole" che, in occasione della Settimana del Benessere Sessuale (28 settembre - 2 ottobre 2015), ha lanciato a Lecce un nuovo modo di raccontare la sessualità, attraverso linguaggi diversi, da quello scientifico a quello letterario, fotografico e artistico.
Promuovere una sessualità consapevole, è stata la sfida più ardua de "A far l'Amore... Il Festival della sessualità consapevole" che ha visto tra i protagonisti principali la LILA e la Fiss (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica) che proprio in occasione di questa manifestazione hanno avviato un dialogo per favorire l'incontro tra l'esigenza di salute e la ricerca del piacere sessuale. Il 2 ottobre si è infatti tenuto l'incontro "Un calice di vino con la sessuologa" con la partecipazione delle due organizzazioni.
Viviana Bello interviene all'evento "Un calice di vino con la sessuologa" |
Alla base dell'evento alcune domande che ci siamo fatti come promotori del festival: quanto oggi è ancora necessario parlare di sesso e di sessualità? In una società in cui il canale privilegiato di informazione sembra essere la rete internet e il canale di YouPorn, non occorre filtrare i messaggi, rompendo i pregiudizi e promuovendo informazioni corrette e scientificamente provate? Così in un salotto intimo e accogliente, tra cuscini rossi e calici di vino rosato, si sono svolti i dialoghi con il pubblico che ho condotto insieme a Roberta Rossi, sessuologa e presidente della Fiss, Errica Goffredo consulente de La Valigia Rossa e l'Assessore alla Cultura del Comune di Lecce Luigi Coclite. Numeroso e interessato il pubblico che è stato coinvolto nel dialogo con il bagaglio di curiosità e domande appuntate su un foglio bianco rigorosamente anonimo. Tanti i temi di interesse, da quelli più classici relativi alle differenze di genere rispetto alla sessualità a quelli più piccanti, di cui spesso si fa fatica a parlare in pubblico.
Grande attenzione soprattutto da parte dei partecipanti più avanti con l'età che hanno chiesto informazioni su come reinventarsi nelle coppie di vecchia data o sulla pillola rosa - uscita proprio in questi giorni - che dovrebbe aiutare le donne ad aumentare il desiderio sessuale nel periodo di post menopausa. Anche il pubblico è intervenuto con proprie testimonianze: dai racconti di giovani coppie alle prese con figli piccoli, a coppie in età avanzata che hanno parlato della loro sessualità diversa, più lenta e delicata. E ancora l'orgasmo tra le differenze di intensità e la difficoltà a raggiungerlo, tendenza questa che sembra essere più diffusa tra le donne rispetto agli uomini, anche a detta della dott.ssa Rossi. E poi la masturbazione, ancora vista dai più come qualcosa di peccaminoso piuttosto che come momento di scoperta e riconoscimento del proprio corpo.
Alcune domande hanno richiamato l'attenzione sulle infezioni sessualmente trasmesse. Per esempio è stato chiesto se ingerire lo sperma possa avere effetti nocivi o se esponga al rischio di contrarre infezioni. Roberta Rossi ha evidenziato che, a parte il rischio per la contrazione di infezioni non ci sono altre controindicazioni, mentre come rappresentante della LILA ho sottolineato come ingoiare lo sperma sia effettivamente considerato un rapporto a rischio di trasmissione dell'Hiv.
Altro argomento di interesse rispetto alla prevenzione da Hiv è stato il Femidom ossia il profilattico femminile, uno "sconosciuto" che pare però incuriosire molto. Ho raccontato come il femidom - difficile da reperire e assolutamente assente dai consultori ginecologici in Italia - sia invece disponibile nelle farmacie e nei consultori di molti paesi e venga addirittura distribuito gratuitamente dallo Stato in Brasile, mentre il governo francese ha lanciato una campagna specifica su questo prodotto e lo ha reso disponibile a prezzi accessibili. Nel nostro stivale continua a rimanere praticamente sconosciuto se non fosse per la LILA e per La Valigia Rossa che lo vendono sostenendo con il ricavato le attività di lotta all'Aids.
Ancora al centro il preservativo dichiarato certo importante anche da parte del pubblico in sala ma pesantemente percepito come "terzo incomodo" o il disturbatore del momento. Puntuale l'intervento di Errica Goffredo de La Valigia Rossa che ha lanciato un messaggio chiaro sulla possibilità di erotizzare anche il preservativo, come la gran parte delle cose che facciamo entrare nei giochi di coppia.
Con l'ultimo vino versato nel calice chiudiamo la serata con il messaggio che la sessualità, prima ancora che un piacere e un diritto, vada riconosciuta come una dimensione fondamentale della persona. Ed è questa del resto la filosofia di fondo del progetto più vasto "Lu Pilu e Lu Nsartu" in cui il festival e l'evento sono inseriti; un progetto che è prima di tutto la sfida di far partire dal Sud un nuovo modo di affrontare la sessualità e approfondire i temi di maschile, di femminile e dell'eros quale forza passionale. Soddisfatta Roberta Rossi che ha sottolineato come l'informazione da sola non sia sufficiente a far sì che si utilizzino metodi di prevenzione efficace, ma servono momenti come questi, per confrontarsi, dialogare, e aumentare la consapevolezza nelle persone sia adulte e a maggior ragione adolescenti.
Viviana Bello, presidente di LILA Lecce