SERATA DI DISCUSSIONE E CONFRONTO
Trent’anni di LILA
Trent’anni insieme per i diritti,
la salute e la dignità sociale.
Impegni e proposte a sostegno degli obiettivi ONU
per sconfiggere l’HIV/AIDS entro il 2030.
12 giugno 2017
ore 19.30/22.00, SIENA
Sala delle Lupe, Piazza del Campo 1
Con il Patrocinio di
Lila Nazionale
Segreteria organizzativa
031 268828
Ufficio stampa
Laura Supino 348 0183527
Tra il 1985 e il 1986 un gruppo di persone provenienti da mondi ed esperienze diverse - dall’associazionismo community based del movimento gay a quello cattolico, dai servizi e le comunità per le dipendenze alle tre principali organizzazioni sindacali, da operatori del mondo della comunicazione ad attivisti e medici impegnati nella tutela dei diritti e della salute - di fronte al devastante impatto medico e sociale dell’epidemia di HIV/AIDS, si attivano per trovare risposte adeguate e nel 1987 viene fondata la LILA. Tra loro, sin dai primi momenti, anche molte persone con HIV e AIDS che con l’associazione hanno lottato per il diritto alla salute di tutti e tutte.
A distanza di trent’anni, possiamo dire che molte cose sono cambiate, che alcune sfide sono state vinte e sono stati raggiunti obiettivi che sembravano irrealizzabili: oggi le prospettive di vita per le persone con HIV nei paesi ad alto reddito sono paragonabili a quelle della popolazione generale.
Nonostante i successi in campo trattamentale, tuttavia, sul piano sociale l’HIV rappresenta ancora oggi, dopo più di trent’anni, un tema delicatissimo perché legato ad ambiti di vita quali il sesso, il piacere, le libertà personali, l’identità di ciascuno e ciascuna. Questi aspetti profondi e fondamentali della vita si intrecciano e si scontrano, nel caso dell’HIV, con i molti tabù, pregiudizi e stereotipi che permangono nella nostra società alimentando, spesso, risposte personali e collettive irrazionali, ideologiche, sbagliate.
L’infezione continua a propagarsi intanto nel nord e nel sud del mondo rappresentando un importante problema di sanità pubblica anche nella regione europea, Italia compresa. Rilevanti anche le fragilità sociali che l’HIV ha portato alla luce evidenziando la precarietà - e talvolta la violazione - dei diritti, sia di singole persone che di intere comunità più vulnerabili al virus, le cosiddette popolazioni chiave.
Per questi motivi, seppur orgogliosi del traguardo raggiunto, pensiamo che ci sia poco da celebrare e purtroppo ancora molto da fare. LILA, che in questi trent’anni ha portato avanti molte battaglie e promosso molte campagne informative sostenendo le persone con HIV ed il loro diritto ad un futuro migliore, continuerà ad esserci e ad impegnarsi contro i pregiudizi, la disinformazione, le ingiustizie sociali e continuerà a farlo con l’aiuto di chi vorrà stare al nostro fianco e cooperando con le istituzioni e la comunità scientifica.
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