Trattamenti

Linee Guida Italiane Hiv/Aids

Data: edizione novembre 2017
Autore: HIV/AIDS Italian Expert Panel (EP)

Su mandato del Ministero alla Salute l'EP - composto da esperti individuati dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) e dai membri delle sezioni L e M del Comitato Tecnico Sanitario – ha redatto le Linee Guida italiane HIV/AIDS per la prescrizione della terapia antiretrovirale e per la gestione diagnostico-clinica dei pazienti HIV-positivi. Le LG, rivolte agli infettivologi e agli altri specialisti coinvolti nella gestione multidisciplinare del paziente in trattamento, forniscono anche un solido punto di riferimento per le associazioni di pazienti, gli amministratori, i decisori politici e comunque tutti gli attori coinvolti dalla problematica a diverso titolo. La parte principale è costituita dall'iniziale inquadramento generale del paziente e dai successivi passaggi della sua storia clinica. Sono poi individuate condizioni particolari quali gravidanza, abuso di sostanze, detenzione, o popolazioni a cui porre particolare attenzione quali l'anziano, la donna, il paziente immigrato, il paziente pediatrico, e situazioni specifiche quali il trapianto di organo e la profilassi post esposizione.
Rispetto alla precedente versione del 2016 alcune delle novità introdotte riguardano l’invito all’attenzione per il cosiddetto “quarto 90” cioè che il 90% delle persone con HIV a viremia non rilevabile abbia una buona qualità della vita correlata alla salute (Health-Related Quality of Life)

Raccomandazione civica per un nuovo governo dell'assistenza farmaceutica

Data: 6 ottobre 2015
Autore: Cittadinanzattiva - Tribunale dei Diritti del Malato (TdM)

La raccomandazione presentata da Cittadinanzattiva elenca proposte per garantire un accesso omogeneo, tempestivo ed appropriato ai farmaci" basate sul rilancio di un ruolo più forte dell'Aifa e del Ministero della Salute, a tutela dell'equità di accesso alle terapie su tutto il territorio nazionale e dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) farmaceutici in tutte le Regioni. Il documento denuncia che nel 71,4 % dei casi le associazioni del Cnamc hanno dichiarato "interruzioni nell'erogazione del farmaco prevalentemente per limitazioni al budget" e chiede un sistema di valutazione dei medicinali innovativi che consideri il loro impatto sanitario e sociale.

Rapporto Osmed: diminuisce la spesa in farmaci anti Hiv

Osmed 2014Data: luglio 2015
Titolo: L'uso dei farmaci in Italia - Rapporto OsMed 2014
Autori: AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco

Secondo l'edizione 2014 del dossier dell'Osservatorio Nazionale sull'impiego dei Medicinali in Italia, la spesa per i farmaci per il trattamento delle infezioni da Hiv è in diminuzione. Un'opportunità per ottenere terapie innovative contro il virus e un maggior utilizzo della TasP.

Brevetti: la presidenza olandese affronterà il tema dell’accesso ai farmaci

EU2016Data: giugno 2015
Titolo: Beat the AIDS epidemic - Press for fair prices and better access to medicines.
Autori: Artsen Zonder Grenzen e Aids Fonds.

La LILA ha aderito alla petizione "Beat the Aids Epidemic" promossa dalle ong Aids Fonds e MSF Olanda che è stata accolta dal parlamento del paese che guiderà l'Ue nel primo semestre del 2016: chiediamo un'azione concreta sui costi e la disponibilità delle cure contro l'Hiv, "correggendo" l'attuale sistema di proprietà intellettuale sui medicinali.

Linee Guida EASL 2015 per il trattamento dell'Epatite C

Data: Aprile 2015
Titolo: EASL Recommendations on Treatment of Hepatitis C - 2015
Autori: EASL (European Association for the Study of the Liver)

Linee guida di trattamento dell'epatite C che raccomandano l'utilizzo di antivirali ad azione diretta senza interferone (DAA) come regimi prioritari per le persone con epatite C. L'alto prezzo di questi farmaci rende impossibile curare tutte le persone affette da Epatite C. Si rende quindi necessario individuare categorie di pazienti gravi o che non possono più aspettare per garantirgli un accesso prioritario ai nuovi farmaci.

Tra i gruppi ad alta priorità individuati per un accesso prioritario ai DDA vi sono chi ha una coinfezione con HIV o con con HBV. Per le persone con HIV/HCV la raccomandazione dell'EASL ha il grado più elevato di forza ed evidenza: A1. Questa raccomandazione è basata sulla maggior progressione che l'epatite C ha nelle persone con HIV.
Per evitare il rischio di trasmissione l'EASL raccomanda di trattare prioritariamente anche le persone a maggior rischio di ritrasmissione di HCV, come chi utilizza droghe per via iniettiva, uomini gay e bisessuali con pratiche sessuali ad alto rischio.

La lettera. "Ho l’Hiv, l’Hcv, l’epatite B e l’emofilia, ma non posso accedere alle nuove cure".

Data: 8 aprile 2015
Autore: anonimo

Abbiamo inviato alla ministra Lorenzin la struggente comunicazione ricevuta da un uomo che, nonostante una grave situazione di coinfezione, ad oggi non ha il diritto di essere trattato con le nuove terapie. Con il suo consenso pubblichiamo la forte testimonianza, privata di ogni riferimento personale.

Epatite C: L'appello alla Gilead per un equo accesso al Sofosbuvir

SolvaldiData: 28 gennaio 2015
Titolo: Equitable Access to HCV Drugs
Autori: International Treatment Preparedness Coalition, Treatment Action Group, Médecins Sans Frontières, Initiative for Medicines, Access & Knowledge, Global Health Justice Partnership - Yale, Health Gap, Médecins du Monde

LILA ha aderito alla petizione lanciata dalle organizzazioni europee Itpc e Tag per chiedere alla Gilead minori limitazioni nella produzione del rivoluzionario farmaco antivirale da parte di aziende farmaceutiche produttrici di farmaci generici.

Il Punto di Vista LILA

Data: 7 febbraio 2014
Autore: LILA Milano - Massimo Oldrini


Slide della relazione "Il Punto di Vista LILA", presentata da Massimo Oldrini alla tavola rotonda "Il place in therapy dei generici nell'HIV ed il parere degli stakeholders", in occasione di WEF - HIV 2014, Primo Workshop di Economia e Farmaci per l'Hiv, tenutosi a Roma il 6 e 7 febbraio 2014.

Capire le sperimentazioni cliniche sull’Hiv/Aids: guida per le persone sieropositive e per i loro rappresentanti

Data: agosto 2009
Autore: edizione originale a cura di Simon Collins; edizione italiana a cura della LILA (traduzione  José Rojas Lima e Silva; supervisione di Alessandra Cerioli)

Come si fa a sapere se i risultati di una sperimentazione sono affidabili? Cosa si deve considerare quando si leggono i risultati di uno studio clinico su HIV/AIDS? Perché è importante la randomizzazione? Perché è importante il coinvolgimento dei rappresentanti dei pazienti nella ricerca scientifica? Le risposte, rese accessibili in un linguaggio semplice e chiaro, sono il contenuto di questo manuale realizzato per la comunità delle persone sieropositive e i loro rappresentanti. è importante infatti avere strumenti di comprensione così da essere sempre più parte attiva in un dialogo produttivo sia con la comunità scientifica indipendente sia con l’industria farmaceutica.

VAI: Capire le sperimentazioni cliniche sull’Hiv/Aids

Interazioni tra terapia antiretrovirale e droghe ricreative e/o farmaci sostitutivi

Data: giugno 2008
Autore: testo a cura di J. Rojas Lima e Silva tratto liberamente dalla rivista EATN

Dalla denuncia della situazione di discriminazione che le persone Hiv+ consumatrici di droghe iniettive e non, o in terapia farmacologica sostitutiva o ex tossicodipendenti subiscono rispetto all’accesso alla terapia antiretrovirale, l’articolo informa sulle possibili interazioni tra i farmaci che vengono utilizzati per la terapia stessa e le droghe/farmaci sostitutivi che il paziente assume in parallelo.

Linee Guida sulla terapia ARV - Commissione Nazionale Aids

Data: dicembre 2007 - febbraio 2008
Autore: Commissione Nazionale AIDS

Linee guida elaborate dalla Commissione Nazionale AIDS “Aggiornamento delle conoscenze sulla terapia dell’infezione da HIV - Indicazioni Principali per Soggetti Adolescenti o Adulti” (dicembre 2007) ed il “Documento complementare su specifiche materie”  (febbraio 2008) sempre inerente le terapie.
Le linee giuda ministeriali rappresentano il punto di riferimento per i medici infettivologi ed hanno un valore indicativo che non deve indurre all’automedicalizzazione.