Data: ottobre 2022
Autore: International Coalition of Older People with HIV (iCOPe HIV)
PREMESSA:
“Alla conferenza AIDS 2022 a Montreal, in Canada, noi - persone con HIV mature ed anziane, long-term survivors e i nostri alleati da tutto il mondo - ci siamo riuniti nella Silver Zone, il primo villaggio globale di networking, in uno spazio tutto per noi. La nostra lotta per la visibilità all'interno della Conferenza Internazionale sull’AIDS (International AIDS Conference) dura da 6 anni ed è rappresentativa delle sfide che affrontiamo ogni giorno per far riconoscere la nostra esperienza di vita vissuta e i bisogni dei nostri coetanei che vivono con l’HIV, dalle nostre organizzazioni a livello locale, dai nostri team sanitari, dai nostri funzionari governativi e dai leader globali nella risposta all'HIV.
Le persone anziane con HIV non sono un danno collaterale da poter lasciare indietro nel processo di “porre fine alla pandemia HIV”
Siamo una maggioranza silenziosa. Nel 2020, si stimava che fossimo circa 7,5 milioni di noi (età 50+) in tutto il mondo. Quasi il 40% di noi che vive in contesti ad alto reddito avrà almeno 60 anni entro la fine del decennio, ed entro il 2040, oltre 9 milioni di noi che convivono con l'HIV nell'Africa sub-sahariana avranno più di 50 anni. Se parliamo all'unisono, non possiamo essere ignorati.
I nostri corpi, cuori, menti e storie rivelano cicatrici che ci siamo guadagnati costruendo la moderna risposta all'HIV. Con l’avanzare dell’età, molti di noi vivono con molteplici condizioni di salute croniche, affrontando fragilità, disabilità e/o cambiamenti cognitivi, diventando più isolati socialmente e sperimentando pregiudizi oltre allo stigma dell'HIV e altre forme di discriminazione. La nostra indipendenza, la qualità della vita e la longevità sono compromesse e purtroppo la risposta all'HIV non si è evoluta con noi. È giunto il momento per noi di affermare i nostri diritti alla salute, alla dignità, e al sostegno!