COS'È?
La cocaina è un composto ottenuto dalla lavorazione delle foglie di un arbusto (Erythroxylum coca), coltivato prevalentemente in America del sud. La masticazione delle foglie di coca, molto diffusa sulle Ande, in Bolivia, in Colombia ed in Perù, è utilizzato dai contadini per combattere la fatica che si prova a lavorare in zone con rarefazione di ossigeno ad alta quota.
Il prodotto puro, dopo a raffinazione ed il 'taglio', si presenta sotto molteplici forme: pasta base, cristalli di crack, solfato o cloridrato una polverina bianco sporco o a volte rosata. La Cocaina è considerata una sostanza 'performante'cioè capace di far sostenere prestazioni cui non si è soliti arrivare ed è consumata sniffata, iniettata o fumata.
Ricordiamo come sempre che il problema del consumo di sostanze illegali, oltre alla pericolosità della sostanza stessa, risiede nel taglio che si può trovare che può risultare innocuo come nel caso di caffeina o pericoloso come nel caso dell'arsenico.
COME VIENE CONSUMATA COMUNEMENTE?
Sniffing
La polvere di coca viene preparata in piste, cioè piccole righe tagliate con un oggetto rigido e aspirata tramite le narici.
La sostanza viene assorbita attraverso le mucose del naso e raggiunge il flusso sanguigno entro pochi minuti, l'effetto dura 15 - 20 minuti fino ad un massimo di 30. Lo sniffing è un modo relativamente sicuro per assumere la sostanza anche se non è esente da rischi per la salute.
Smoking
La modalità di assunzione che produce i maggiori effetti e nel minor tempo.
Viene preparata una soluzione a base acquosa,distesa sopra un foglio di alluminio. Il composto viene riscaldato producendo l'evaporazione della cocaina che viene aspirata attraverso cannucce.
Il Crack (cocaina in cristalli) viene assunto così ed ha un effetto immediato della durata comparabile allo sniffing.
Via endovenosa
La modalità di assunzione più rischiosa, per rischio di contrarre malattie infettive (fra cui anche l'HIV) nel caso in cui si pratichi l'uso promiscuo di siringhe.
La modalità di preparazione del composto base è la medesima che si effettua per lo smoking ma invece di riscaldare il composto viene aspirato in una siringa e iniettato, gli effetti hanno durata identica alle altre modalità di assunzione.
EFFETTI RICERCATI
La cocaina stimola il Sistema Nervoso Centrale ed ha proprietà anestetiche locali; ha la capacità di far aumentare la temperatura corporea, accelerare il battito cardiaco, il ritmo respiratorio e alcune funzioni cerebrali; mentre anestetizza completamente e per breve tempo la parte del corpo con cui entra in contatto (es. il naso).
Gli effetti fisici partono da una sensazione di euforia ed eccitazione (l'up della sostanza), seguito da un elevata capacità di concentrazione, energia e sicurezza.
EFFETTI INDESIDERATI
Craving e Down
L'uso protratto di cocaina non genera dipendenza fisica. Le sue proprietà la rendono però una sostanza difficilmente controllabile: gli effetti piacevoli scompaiono nel giro di pochi minuti (15-30 circa) forte è la possibilità di ripetere la somministrazione spesso in un breve lasso di tempo per combattere gli effetti del down.
Ci si espone, perciò, al rischio di craving, cioè di consumo compulsivo della sostanza con somministrazione di elevati quantitativi in breve tempo e gravi conseguenze sull'organismo.
Overdose
L'overdose da cocaina ha una sintomatologia specifica: diventa difficile parlare e insorge un forte stato di ansia, il battito cardiaco aumenta, contemporaneamente i vasi sanguigni si restringono. Le conseguenze principali sono un forte aumento della temperatura corporea, arrossamento del volto oppure perdita del colorito, assenza di sudorazione, crampi muscolari, difficoltà nei movimenti degli arti; nei casi gravi si può arrivare anche al collasso, all'infarto e all'arresto cardio-circolatorio.
Danni fisici
Sniffare porta all'esposizione a gravi rischi di rovinare le mucose del naso con conseguenze dirette rispetto alla diminuzione della capacità olfattiva.
Fumare espone le vie respiratorie ed il tessuto polmonare al contatto con vapori caldissimi (oltre che con le sostanze contenute nel 'taglio') con possibili conseguenze per i tessuti. Il rischio maggiore cui si va incontro è la possibile diminuzione della funzionalità polmonare con possibili rischi di asma, maggiore esposizione a patologie delle prime vie respiratorie, difficoltà respiratorie.
BREVI NOTE DI CONSIGLIO
- Usare la stessa cannuccia per sniffare in gruppo può essere fonte di trasmissione di malattie (prima fra tutte l'Epatite C), perché tracce di sangue possono rimanere sulla cannuccia. Usare sempre la propria cannuccia per l'assunzione è una regola d'oro.
- La cocaina non ha caratteristiche pro-sessuali come millantato, poiché tra gli effetti secondari della coca si ha una rapida vaso-costrizione con conseguente difficoltà di erezione. Se l'assunzione è prolungata nel tempo si può incorrere in impotenza cronica.
- La poli-assunzione di alcol e cocaina crea un composto secondario chiamato Coca-etilene, una sostanza che crea una fortissima dipendenza in un tempo breve. Mai bere alcolici quando si decide di assumere cocaina.
PER LE PERSONE SIEROPOSITIVE è bene sapere che: L'interazione tra la cocaina e gli antiretrovirali è stata descritta soltanto in vitro. La cocaina è metabolizzata principalmente attraverso tre vie, di cui la principale (demolizione a norcocaina) coinvolge il CYP3A4. Teoricamente l'inibizione del CYP3A4 potrebbe aumentare la concentrazione di norcocaina, bloccando una delle vie di metabolizzazione. Non ci si aspetta comunque un incremento degli effetti di tossicità cocaina-derivati (unica eccezione da segnalare in quei pazienti che mancano dell' enzima colinesterasi). A livello teorico l'induzione del CYP3A4 da parte di Viramune (nevirapina) o Sustiva (il cui principio attivo Efavirenz è contenuto anche nella co-formulazione Atripla) potrebbe provocare un aumento della concentrazione di norcocaina, provocando un potenziale rischio di epatotossicità.
Circa il 10% della cocaina è metabolizzata da CYP450, incluso CYP3A4. Se come dimostrato nei topi la cocaina induce CYP3A4, potrebbe diminuire i livelli e l'efficacia di molti antiretrovirali che sono substrati di CYP3A4, inclusi NNRTI e IP. La glicoproteina-p, un trasportatore di efflusso, è incrementato dall'uso cronico di cocaina. Per i farmaci antiretrovirali che sono trasportati dalla glicoproteina-p, come Abacavir (principio attivo contenuto in Ziagen e nelle co-formulazioni Kivexa e Trizivir) o Indinavir (Crixivan) potrebbe verificarsi un'aumentata escrezione, e livelli sub-terapeutici (cioè ridotti) del farmaco antiretrovirale.
Potenziale interazione è descritta con gli IP (Reyataz, Prezista, Telzir/Lexiva, Crixivan, Kaletra, Viracept, Norvir, Invirase, Aptivus) e gli NNRTI (Rescriptor, Sustiva/Atripla, Intelence, Viramune, Edurant).
Non sono note interazioni con NRTI, con Maraviroc (Celsentri) e Raltegravir (Isentress).
Si segnala che la cocaina è un noto agente immunotossico, che provoca decremento della produzione dei CD4 (fino a tre volte) e aumenta la replica di HIV.