Non vi è alcun obbligo di dichiarare il proprio stato sierologico al datore di lavoro. In ogni caso, il datore venuto a conoscenza della positività all’HIV di un suo dipendente è tenuto a non divulgare tale notizia. In caso contrario il lavoratore può sporgere querela per diffamazione.
Nel caso ti venga richiesto il test HIV senza un valido e giustificato motivo, puoi rifiutarti di farlo e denunciare l’abuso. Lo stesso puoi fare se subisci un trasferimento o un licenziamento che ritieni motivato dal tuo stato sierologico, se viene violato il tuo diritto alla privacy o se subisci comportamenti discriminatori. Puoi rivolgerti al tuo sindacato, a un patronato, o a un avvocato del lavoro. La LILA può offrire a te o ai tuoi legali un’eventuale consulenza sullo specifico HIV/AIDS.
Molto spesso le persone con HIV non denunciano le discriminazioni subite per non rivelare pubblicamente la propria condizione e anche per questo il tema dei diritti violati resta sommerso. Anche se scegli di non procedere con una denuncia, puoi contribuire a far emergere il problema segnalando il tuo caso alla LILA con la garanzia del rispetto della tua privacy. La LILA si batte per riportare questo tema all’attenzione di istituzioni pubbliche, forze politiche, società civile e dei molti soggetti coinvolti, contro ogni forma di discriminazione.
IntroduzioneBrochure in formato Pdf |
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Richiesta di Test HIV sul luogo di lavoroAspetti giuridico-normativi |
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Situazioni particolari sul lavoroDrug test e interazione con i farmaci antiretrovirali |
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Licenziamento, trasferimento e cambio mansioniDisciplina del licenziamento |
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Le agevolazioni in ambito lavorativoAgevolazione per le assunzioni |
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Discriminazioni: cosa puoi fareDiscriminazioni: cosa puoi fare |