Arcigay, Anlaids, Lila, Nadir, Mario Mieli e Plus denunciano: "A un anno dalla stipula del contratto per la rimborsabilità delle nuove terapie contro l'Epatite C trattati solo la metà dei 50mila promessi". "Con la scadenza del contratto nei prossimi mesi si perderà in salute dei cittadini con coinfezione Hiv e Hcv ma anche in risorse del Servizio Sanitario Nazionale, dati gli sconti previsti per un maggior volume di medicinali acquistati".
News e Dati
Comunicati Stampa 2015
La Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids (LILA) denuncia la crescita progressiva del numero di persone che non si sono mai sottoposte all'esame dell'Hiv: nel 2015 oltre il 20% di chi ha contattato l'associazione non aveva mai fatto il test. Il dato sale al 36% in uno studio condotto sulla popolazione generale.
In occasione della giornata mondiale per la lotta all'Aids, la LILA organizza giornate di test gratuito e altri eventi nelle sue sedi di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Como, Livorno, Firenze, Milano, Roma, Torino e Trento in cui saranno distribuiti preservativi a marchio Coop donati dall'azienda italiana.
"E' inaccettabile che nel 2015 un ufficio scolastico regionale inviti una bambina con Hiv a fare lezioni a distanza. Questo episodio ci riporta la grande ignoranza sul tema proprio da parte di quelle istituzioni che devono occuparsi dell'istruzione e della cura dei più piccoli": Così Massimo Oldrini, presidente della LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids) interviene sulla vicenda della bambina esclusa dalla scuola e da 35 comunità di accoglienza perché con Hiv, denunciata ai media dai genitori affidatari della piccola.
In occasione della Settimana del Benessere Sessuale (28 settembre – 3 ottobre), nell'ambito di "A far l'Amore... Il festival della sessualità consapevole".
2 ottobre, ore 18.30, Palazzo Vernazza, Lecce - Un calice di vino con Roberta Rossi, sessuologa presidente della Fiss (Fed. Italiana Sessuologia Scientifica) Viviana Bello, coordinamento LILA ed Errica Goffredo, consulente La Valigia Rossa.
In Italia il 43% delle persone che assumono sostanze per via iniettiva arriva tardi alla diagnosi da Hiv contro il 29% della media europea, a causa dello scarso uso del test. Urgente un piano nazionale per la riduzione del danno e un cambio di approccio alla questione.
La guida online per i giornalisti sui temi a rischio discriminazione è da oggi arricchita con cinque parole chiave sul mondo dell'Hiv.
"Abbiamo oggi un'ulteriore conferma dell'urgenza di curare coloro che hanno una doppia infezione da Hiv e Epatite C e chiediamo subito un tavolo con Aifa e le case farmaceutiche": lo affermano i presidenti delle associazioni Lila, Nadir e Plus commentando i dati presentati alla Conferenza Italiana su AIDS e Retrovirus secondo cui 376 persone delle 8000 che in Italia hanno una grave coinfezione Hiv e Epatite C moriranno nei prossimi 5 anni se non trattati con i nuovi farmaci".
L'On. Donata Lenzi (PD) aderisce all'appello della LILA e chiede al ministro della Salute se non ritenga urgente includere le persone con Hiv – su cui l'epatite C evolve più rapidamente e con esiti peggiori - tra coloro che possono essere curati prioritariamente con le nuove terapie, intervenendo nei confronti dell'Aifa.
LILA Onlus - Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids denuncia la mancata applicazione della circolare sulla salute sul posto di lavoro e la penalizzazione delle persone con Hiv in ambito occupazionale