Lo scorso 29 marzo si è tenuta a Roma, presso il CCO Mario Mieli, una partecipatissima assemblea del movimento LGBTQIA+. Obiettivo: preparare una grande manifestazione per il 17 maggio, giornata mondiale contro la omolesbobitransfobia. Oltre 200 sono stati i partecipanti, decine le associazioni e i movimenti rappresentati da ogni parte d’Italia, in maggioranza aderenti al manifesto de “La strada dei diritti”. L’assemblea ha denunciato un attacco internazionale senza precedenti ai diritti delle persone LGBTQIA+, e non solo, da parte di governi, istituzioni, movimenti conservatori e di ultradestra come accaduto in Ungheria, dove il Pride è stato proibito per legge. Quella del 17 maggio vuole essere una grande mobilitazione per la democrazia, i diritti e la pace ma da giocare non solo in difesa: tante le proposte emerse dai tavoli di lavoro.
I tagli e i licenziamenti decisi dal Nuovo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in concorso con Elon Musk, rischiano di devastare l'intero quadro internazionale degli aiuti allo sviluppo e del diritto globale alla salute ma anche la ricerca sanitaria, scientifica, sociale. La scure di Trump -in un mix di tagli furiosi alla spesa pubblica e di direttive antiscientifiche e anti-diritti- si sta abbattendo su istituzioni sanitarie USA, agenzie umanitarie, strutture ONU, programmi di cooperazione storici. A rischio i paesi più poveri e i gruppi di popolazione più vulnerabili. Si tratta di una bufera globale disastrosa che mette a rischio gli obiettivi dell'Agenda ONU 2030 per uno Sviluppo Sostenibile, compresi quelli riguardanti l'HIV/AIDS. Protestano ONG e mondo scientifico che invocano anche un nuovo ruolo dell'Unione Europa.
EATG, European AIDS Treatment Group, la più importante organizzazione di attivistə europeə sull’HIV, ha scritto nelle scorse settimane ai vertici della GLAXO SMITHKLINE (GSK), azienda internazionale, leader della biofarmaceutica, per protestare contro la decisione di porre fine ai programmi di ricerca, sperimentazione e raccolta dati orientati alle diversità di genere. GSK ottempera, così, alle direttive imposte dall’amministrazione TRUMP che, per decreto, ha disposto, anche alla ricerca scientifica, l’esistenza dei soli generi maschile e femminile Nella lettera aperta, EATG chiede spiegazioni sull’impatto che tale decisione potrebbe avere in Europa e ne chiede, comunque, la revoca immediata. Dal Coordinamento Nazionale della LILA è giunto pieno sostegno all’azione di EATG,
La storia di Massimo è una storia di grandi amicizie, di lunga militanza, di attivismo appassionato in cui ha messo in gioco le sue grandi competenze.
Massimo Oldrini è stato protagonista di una bella storia collettiva, di battaglie storiche per il rispetto dei diritti umani e sociali dei gruppi di popolazione più stigmatizzati della nostra società, dalle persone con HIV a quelle che fanno uso di droghe, alle persone LGBTQ+. Per questo la sua storia è patrimonio di tutti noi e ricordarla vuol dire anche rivendicarla con orgoglio, preservarne le ragioni profonde e attuali.
Qui i pensieri, il ricordo, il cordoglio e l’affetto che in tantə avete espresso alla LILA, alla famiglia, a Massimo, una pagina aperta al contributo di chiunque lo desideri.
Massimo ci ha lasciatə e il dolore non passa ma tutto quello che ci consegna é vivo e forte.
Ciao Massimo, grazie per sempre!
È attivo lo sportello virtuale LILA per persone con HIV/AIDS, uno spazio sicuro, cui si può accedere in collegamento video, volto a migliorare il benessere psico-fisico e la qualità della vita delle persone che convivono con il virus.
Il servizio, completamente gratuito, offre: supporto emotivo, consulenza legale, previdenziale e lavorativa, informazioni su tutti gli aspetti del vivere con HIV, orientamento ai servizi, consulenze specialistiche.
Grazie allo sportello virtuale si potrà anche partecipare a gruppi di confronto con altre persone che vivono con l’HIV. Anche chi vive in territori in cui non esistono associazioni potrà, sin da subito, entrare in relazione con attivisti esperti e alla pari, sentirsi parte di una community, usufruire delle competenze acquisite negli anni dalla LILA.
L’iniziativa è possibile grazie al contributo incondizionato di ViiV Healthcare.
Per contattare le Helpline della LILA, il servizio di ascolto, supporto e informazioni su HIV/AIDS e IST ora c’è un numero telefonico unico, valido da tutta Italia.
E' lo: 02 89 455 320, attivo dal lunedì al venerdì. Il numero unico “Call Me!” ci permetterà di semplificare l’accesso a tutti i nostri servizi e di renderti più comoda la scelta di giorni e orari
Chiamando il numero unico potrai prenotare un test, accedere allo Sportello virtuale per le persone con HIV, richiedere consulenze, informazioni sulla prevenzione o su eventuali rischi corsi, ricevere supporto e counselling.
La tua riservatezza sarà sempre garantita e sarà più facile ricevere tutta l'accoglienza di cui hai bisogno, senza giudizi o pregiudizi. “Call Me!”, ovunque tu sia noi ci siamo.
Frutto di una intensa due giorni di discussione e formazione che si è tenuta al Cassero di Bologna, è nata la Rete Nazionale dei Centri Antidiscriminazione. Decine i CAD aderenti e, tra questi, il Centro IRIS gestito da Fondazione LILA Milano Ets. Diversi gli obiettivi: accogliere chi è vittima di violenza omolesbobitransfobica e di discriminazioni ma anche porsi come soggetto di interlocuzione politica, in grado di orientare gli interventi di prevenzione e di cambiamento culrurale. L'incontro, finanziato da UNAR, si è svolto nella cornice del Festival: "La violenza illustrata".
“Take the rights Path”, la strada dei diritti è l’unica che può portare alla fine dell’AIDS come minaccia per la salute pubblica entro il decennio: è il tema di questa Giornata Mondiale contro l’AIDS. A frenare in tutto il mondo questo percorso avverte UNAIDS sono disuguaglianze, discriminazioni, riduzione delle risorse economiche disponibili. Anche in Italia le discriminazioni verso le persone con HIV non sembrano per nulla diminuire, come dimostrano i dati che rileviamo dai nostri servizi. Per quanto riguarda l’andamento dell’infezione, le nuove diagnosi si confermano in rialzo per il terzo anno consecutivo e ben il 60% sono diagnosi tardive. “La prevenzione arretra, alimentando percezioni del rischio sbagliate e rischiose per la salute di tutti e tutte mentre il test è ancora poco accessibile” avverte la LILA, sulla base di quanto emerge da "LILAReport 2024".
”Take the rights Path”. E’ il messaggio che UNAIDS sceglie di lanciare al mondo per la Giornata mondiale contro l’AIDS 2024 (WAD). Secondo il programma ONU, l’AIDS potrà cessare di essere una minaccia per la salute pubblica entro il decennio, solo tutelando i diritti di tutti e tutte. Tuttavia, avverte UNAIDS, un’ondata di attacchi ai diritti delle persone, soprattutto le più vulnerabili ed emarginate, rischia di compromettere i progressi compiuti. Anche in Italia c'è ancora molto da fare: lo evidenzia un rapporto della LILA sui casi di discriminazione verso le persone con HIV nel nostro paese.
I dati annuali del COA-ISS riferiti al 2023, da poco pubblicati, segnalano e confermano diverse criticità nel quadro epidemiologico italiano relativo all’HIV/AIDS. La principale è rappresentata, ancora una volta, dal fenomeno delle diagnosi tardive che restano a livelli molto alti, rappresentando il 60% del totale delle nuove diagnosi annuali. Altro elemento d'attenzione è costituisto dalle fasce di popolazione più anziane e dei grandi adulti che sembrano più esposte a gravi ritardi nelle diagnosi. Sembra consolidarsi, infine, la tendenza al rialzo delle nuove diagnosi di HIV e di AIDS che tornano verso i livelli del 2019. Commentiamo con Giusi Giupponi, Presidente nazionale LILA, alcuni degli aspetti più rilevanti emersi dai dati del COA relativi al 2023.
Per accedere all'articolo e ai dati del COA clicca qui
A un anno dalla prossima scadenza d'avvicinamento agli obiettivi ONU 2030, che prevedono la fine dell'AIDS come minaccia per la salute pubblica, UNAIDS restituisce un quadro con tante luci ma anche troppe ombre sulla situazione globale dell'HIV/AIDS. Pubblicato a Ginevra lo scorso luglio, il "2024 global update" richiama alla responsabilità tutti i governi che hanno sottoscritto gli impegni ONU, perchè, come titola il documento: "The urgency of Now - AIDS at a crossroads - L’urgenza è adesso, l’AIDS è a un bivio". Complessivamente il mondo è fuori strada rispetto agli obiettivi da raggiungere -è il richiamo di UNAIDS- si può e si deve fare molto di più stanziando risorse adeguate, rispettando i diritti umani e combattendo ovunque disuguaglianze, stigma, discriminazioni.
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