Salve a tutti,
con la "Newsletter LILA", di cui oggi potete leggere il primo numero, abbiamo deciso di dare un appuntamento informativo mensile ai nostri soci, amici e simpatizzanti. Con questo strumento, che si aggiunge ai social media, intendiamo dare ogni mese un'informazione organica e completa sulle pricipali novità riguardanti il mondo dell'Hiv/Aids.
Un piano d'azione europeo, il sostegno dall'industria farmaceutica, l'eliminazione dei medicinali di prima generazione dallo standard di cura e la semplificazione dell'accesso al test Hiv: sono le richieste emerse nell'incontro sulla coinfezione Hiv/Hcv organizzato dall'Eatg nello scorso autunno, dedicato all'epatite C.
Sempre più spesso i media definiscono le persone con Hiv come "untori" ma il termine non è appropriato e il terrore che provoca rischia di favorire la diffusione del virus. Per fermare l'Aids bisogna bloccare lo stigma, usando linguaggio e immagini non discriminatori.
L'andamento dell'epidemia nei 53 paesi della regione Europea e dell'Asia Centrale, è stato presentato a Roma il 27 e 28 novembre durante la conferenza "Fight against HIV/AIDS ten years after the Dublin Declaration: Leaving no One Behind – Ending AIDS in Europe". L'ECDC ha illustrato quale è stata la risposta dei governi dal 2004, anno nel quale è stata adottata la Dichiarazione di Dublino, a oggi.
I centralini telefonici della LILA continuano la loro opera rispondendo a domande di ogni tipo e confrontandosi, giornalmente, con mille richieste e mille quesiti tra i più disparati. Pubblichiamo, come ogni anno, l'analisi dei contatti.
E' l'obiettivo di UNAIDS - porre fine alla pandemia di AIDS entro il 2030 - un piano ambizioso che potrà essere realizzato solo se entro il 2020 si intensificheranno significatamente le attuali risposte all'epidemia. Nello specifico: diagnosticare il 90% delle infezioni, far entrare in terapia il 90% delle persone diagnosticate, abbattere la carica virale del virus Hiv nel 90% delle persone che assumono un trattamento antiretrovirale.
Pubblichiamo i primi dati preliminari estremamente interessanti della ricerca “Indagine su conoscenze e comportamenti in materia di HIV/AIDS” promossa da LILA che ha voluto indagare le conoscenze, gli atteggiamenti e le rappresentazioni rispetto alla percezione del rischio della trasmissione dell'HIV nella popolazione generale, nonché l'analisi dei loro comportamenti sessuali e precauzionali. La ricerca ha voluto verificare se ed in che modo si siano sedimentate le informazioni più aggiornate che, da alcuni anni, si sono sviluppate attorno alle Nuove Tecnologie di Prevenzione (NTP) e all'idea di Treatment as Prevention (TasP), ovvero l'uso dei farmaci antiretrovirali quale strumento atto a diminuire il rischio di trasmissione dell'HIV.
Dal 24 al 28 novembre, Roma sarà il centro delle attività europee della lotta contro Hiv e Aids. Nell'ambito del Semestre Europeo la Capitale ospiterà, su iniziativa del governo italiano e con il sostegno della Commissione europea, l'High Level Meeting "From Dublin to Rome", dedicato a 10 anni di attuazione della Dichiarazione di Dublino e all'esame delle prospettive per l'immediato futuro, con la stesura del prossimo Piano di azione e di una Carta di Roma. Un percorso aperto e partecipato per delineare progressi, difficoltà e sfide nella lotta europea contro Hiv e Aids.
In occasione del riordino dell'Istituto Superiore di Sanità, Lila, Arcigay, Nadir e Plus scrivono una lettera aperta al neo commissario Ricciardi. Il tema sono i dati delle infezioni da Hiv e delle morti per Aids in Italia. I numeri forniti annualmente dal COA, il Centro Operativo Aids del Dipartimento Malattie infettive, per le associazioni non rispecchiano la realtà dell'epidemia Italiana. Al commissario si chiede di intervenire per sanare e modernizzare un dipartimento che ha un ruolo cruciale nella lotta contro l'Aids.
Un sit-in per salvare la vita di chi ha l'epatite C. È questa l'iniziativa lanciata dalle associazioni EPAC onlus, LILA onlus, NADIR onlus, PLUS onlus, in rappresentanza e di concerto con numerosi network europei di pazienti, perché i 28 ministri della salute degli stati membri dell'Unione Europea comprendano l'urgenza di trovare soluzioni immediate e concrete per curare tutti i pazienti con epatite C a partire da quelli a rischio di vita.
Venerdì 5 Settembre 2014 Giancarlo Condoleo ci ha salutato.
Giank, ora vorremmo salutarti noi a modo nostro, ricordando alcuni passaggi del tuo percorso in LILA.
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- Pandemie
- Epatite C: non servono secchiate d'acqua, ma soldi per i farmaci salva-vita.
- Non solo Hiv
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- Quali politiche sulle droghe in Italia?
- Hiv e Lavoro, il punto al convegno
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- Qualità della prevenzione in Europa
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