Quali politiche sulle droghe in Italia?

supportdontpunishFinita l'era Giovanardi, le politiche sulle droghe in Italia sono finite nel limbo. Con lo scossone provocato dalla cassazione della Fini-Giovanardi si è aperta una nuova fase, accompagnata da altre importanti novità nel contesto internazionale, della quale però ancora non sono chiari i lineamenti. La situazione attuale richiede decisioni e progettualità che seguano e supportino le indicazioni delle agenzie internazionali, in direzioni diverse dalla linea finora tracciata dal capo del Dipartimento Antidroga, oggi dimissionario.

Hiv e Lavoro, il punto al convegno

Hiv e Lavoro, il punto al convegnoL'Hiv ha tre vie di trasmissione e il lavoro non è fra queste. Un assunto semplice, scientificamente fondato e universalmente noto, attorno al quale si è svolto il convegno Lila su Hiv e mondo del lavoro. Con l'obiettivo di fare il punto sulle leggi, la realtà dei fatti e la discriminazione dei lavoratori che vivono con l'Hiv, con i relatori Lila e altri rappresentanti della società civile e istituzionali e operatori della ricerca e dei media, per parlare di aspetti legali, clinici, sociali, politici. Pubblichiamo qui i video e gli interventi.

 

 

Qualsiasi sia il lavoro l'Hiv non conta!

Hiv, Diritti e Mondo del LavoroUn convegno per discutere di Hiv e mondo del lavoro. L'appuntamento è a Roma per giovedì 15 maggio, con l'obiettivo di fare il punto sulle leggi, la realtà dei fatti e la vita dei lavoratori che vivono con l'Hiv. Oltre ai relatori della Lila, al tavolo siederanno altri rappresentanti della società civile, operatori della ricerca e membri delle istituzioni. Per parlare di aspetti legali, clinici, sociali, politici, a partire dal caso esemplare del ministero della Difesa, che accetta solo persone "Hiv negative".

Primo Maggio: lotta alla discriminazione

superman lavoro hivIl Primo Maggio è un'importante tappa per la Lila, che rilancia con nuove iniziative la sua campagna “Hiv, Diritti e mondo del Lavoro”, per denunciare la necessità di avviare un immediato cambiamento culturale e politico e di promuovere pratiche efficaci a tutela delle persone, che diano sostanza al principio costituzionale di non discriminazione per motivi di salute, Hiv compreso. Un convegno, un nuovo video, una nuova sezione nel sito, una brochure e decine di migliaia di tovagliette informative distribuite in ristoranti e altri locali.

Nell'era della TasP ripartiamo da Denver

TasPL'evidenza scientifica dice che la terapia antiretrovirale riduce significativamente il rischio individuale di trasmissione dell'Hiv per chi ne è affetto. Un esito estremamente importante per le persone che vivono con l'Hiv e per l'intera comunità, i cui risvolti vanno però ben ponderati. Perciò l'EATG, in collaborazione con NAM, ha stilato una dichiarazione di consenso, ora disponibile per l'approvazione e la sottoscrizione da parte dei singoli e delle organizzazioni rappresentative della comunità internazionale delle persone sieropositive.

Droga, che fare?

Don GalloA Genova in questi giorni il governo è stato chiamato a dare una risposta alla domanda su quali politiche su Droghe e Dipendenze si debbano attendere in Italia. In un quadro significativamente modificato, la cassazione della Legge Fini Giovanardi è infatti arrivata in un contesto nazionale che vede carceri ancora sovraffollate, servizi tagliati, un Dipartimento Antidroga con una gestione da molti ritenuta discutibile, e soprattutto nella completa assenza di una direzione politica che non sia eredità di governi passati. Un vuoto che va riempito.

TasP in Italia: virtuale o reale?

TasPLa TasP, Terapia come Prevenzione - Treatment as Prevention, è l'uso dei farmaci antiretrovirali come strumento per ridurre il rischio di trasmissione dell'Hiv. Le terapie riducono infatti la carica virale delle persone che le assumono, e bloccando la replicazione del virus possono impedire il contagio. La TasP è una delle novità scientifiche più significative degli ultimi anni, che ha modificato le procedure cliniche e la vita delle comunità e delle singole persone, sieropositive e non. In modo talvolta contraddittorio, la TasP è entrata anche nelle Linee Guida italiane.

Linee guida: rischio e PPE

PEP pic prevalenzeA tutti può accadere di correre il rischio di infezione da Hiv. Soprattutto per via sessuale. In questi casi è possibile ricorrere alla PPE, la profilassi post-esposizione. Nel caso in cui si sia corso un reale rischio d’infezione da Hiv è possibile recarsi al pronto soccorso per valutare con il medico l’opportunità di sottoporsi a un trattamento farmacologico per cercare di prevenire l’infezione. Nelle "Linee guida italiane sull’utilizzo dei farmaci antiretrovirali" è indicato quando l’offerta della PPE è raccomandata e quando non lo è.

Lavorare è un diritto

wad zero

A trent'anni dall'inizio dell'epidemia globale di Hiv sappiamo come l'infezione può essere prevenuta e, quando avviene, controllata, grazie ai progressi di ricerca e medicina. Essere persone positive all’HIV o malate di Aids ha però voluto anche dire, troppo spesso, essere costrette a nascondersi, subire discriminazioni in ogni campo della vita e vedersi negati i diritti di cittadinanza. La discriminazione, in particolare sul lavoro, è il tema della Campagna Lila 2014. 

Fate il Test

eu testing weekIn Italia ci sono oltre 94mila persone che vivono con l'Hiv e hanno ricevuto una diagnosi (ISS). A queste vanno aggiunte quelle che hanno il virus ma non lo sanno, per un totale stimato di 100/150mila persone sieropositive. La stima delle persone inconsapevoli in Italia va dal 13 al 40 per cento. Un dato in linea con altri Paesi, anche se qui la percentuale è fra le più alte in Europa occidentale. Perciò la Lila aderisce alla European Hiv Testing Week 2013, che va dal 22 al 29 novembre, con test rapidi nelle sue sedi di Trento, Milano e Catania.

Appello europeo

eu iniziali paesiNel 2014 cade il decennale della Dichiarazione di Dublino su Hiv e Aids, e il Piano europeo di lotta contro Hiv/Aids 2009-2013 è in scadenza. Nel 2014 l'Italia avrà la presidenza del Semestre europeo, perciò la Lila lancia la sottoscrizione di una lettera alle autorità, perché inseriscano nel programma un evento dedicato alla Dichiarazione di Dublino che sia di sostegno al nuovo Piano di lotta contro Hiv e Aids. Il proposito è stato condiviso dall'Hiv/Aids Civil Society Forum della Commissione Europea, ora sta alle associazioni italiane promuoverlo.