Newsletter LILA.
Consensus Conference U=U: ecco il documento ufficiale.
È stato completato, ed ora è pubblico, il documento frutto della “Consensus Conference UqualsU” svoltasi lo scorso 12 novembre a Roma, che ha riconosciuto la validità del principio U=U, Undetectable=Untrasmittable.
Si tratta della rivoluzionaria evidenza scientifica secondo la quale una persona con HIV in terapia efficace, con viremia stabilmente non rilevabile, non trasmette il virus.
Promossa da SIMIT, ICAR, associazioni e community, tra le quali la LILA, la Conferenza, e il documento che ne è seguito, rappresentano un passo storico per la storia dell’HIV nel nostro paese.
La PrEP nella regione Europea OMS. Report ECDC.
La PrEP, profilassi pre-esposizione, è uno strumento di prevenzione dell’HIV molto efficace se sostenuto da una rete adeguata di servizi.
Per questo ne va implementato l’utilizzo, anche con il supporto delle realtà community-based.
Lo sostiene un report realizzato da ECDC (il Centro Europeo per il controllo delle malattie) che indaga sulla diffusione e le modalità dell'accesso alla Profilassi Pre-Esposizione nella regione europea dell'OMS.
Indietro l'Italia.
Il nuovo patto per la salute: più risorse per la sanità. Plaudono le ONG che avvertono: “vigileremo”.
A fine 2019 è finalmente stato approvato da Governo e Regioni il nuovo patto per la salute 2019-2021.
Le ONG impegnate per il diritto alla salute ne chiedevano da tempo il via libera stigmatizzandone il ritardo ma, anche, sottolineando come il piano preveda un importante incremento delle risorse per la sanità pubblica e un maggiore coinvolgimento della società civile.
“Ora è importante che le attività di salute pubblica svolte dalle ONG vengano riconosciute e supportate con risorse adeguate”, ha detto il Presidente della LILA, Massimo Oldrini.
Duro richiamo di UNAIDS al WEF di Davos: la salute non può essere un privilegio.
In occasione del World Economic Forum svoltosi a Davos, in Svizzera, da UNAIDS è giunto ai governi un duro richiamo: la carenza di risorse pubbliche volte a garantire il diritto alla salute va subito colmata.
Per farlo occorrono scelte fiscali eque e progressive, politiche che proteggano il welfare dal crescente impatto del debito pubblico e una serrata lotta alle discriminazioni.
Diagnosi tardive per oltre la metà delle donne con HIV in Europa.
Nella regione europea dell’OMS oltre la metà delle nuove diagnosi riguardanti le donne, avviene con grande ritardo rispetto al momento dell’infezione, spesso quando cominciano a comparire i primi sintomi di AIDS o pre-AIDS.
È quanto emerge dai dati presentati lo scorso novembre da ECDC, il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e dall’Ufficio regionale dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
ART e perdita della memoria immunitaria.
Le terapie ART, antiretrovirali, ricostruiscono con grande efficacia il sistema immunitario delle persone con HIV migliorandone notevolmente il sistema immunitario.
Tuttavia, anche quando la ART risulti altamente efficace, l’organismo delle persone con HIV non sembra poter recuperare pienamente la “memoria immunitaria” fornita da infezioni infantili o dai vaccini intervenuti negli anni precedenti l’HIV.
È l’ipotesi di una piccola ricerca USA che suggerisce interessanti filoni di studio.
HIV e Herpes Simplex.
L’Herpes Simplex contribuisce in misura notevole alla diffusione dell’HIV per via sessuale.
Un’articolo comparso su “The Lancet infectious Disease” prova a quantificare per la prima volta il fenomeno.
Secondo dati riferiti al 2016 su un milione e 400mila nuove infezioni annue da HIV ben 420mila erano da attribuire a pre-esistenti infezioni da Herpes Simplex.
Sintesi dei dati 2019 sull’HIV-AIDS in Italia.
Nel 2019 le nuove diagnosi di infezione da HIV sono scese per la prima volta sotto quota tremila ma per oltre la metà si tratta di diagnosi tardive.
Lo evidenziano i dati diffusi lo scorso novembre dal COA, centro operativo AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità.
Una sintesi dei dati è disponibile sul sito della LILA.
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