Dura da oltre trent’anni, ha provocato danni devastanti, infinite tragedie personali e collettive, risultati fallimentari ma non è ancora finita: la guerra alla droga in Italia non sembra conoscere tregua. Mentre in tutto il mondo civile si assiste a cambiamenti radicali o, almeno, all’avvio di serie analisi sulle politiche di contrasto alla droga fin qui globalmente adottate, l’Italia sembra avviarsi verso un ulteriore arretramento nelle retrovie del proibizionismo, della repressione, della criminalizzazione del consumo. E’ il quadro che emerge dal decimo libro bianco sulle droghe presentato a Roma lo scorso 26 giugno.
Migliorare la salute delle persone con HIV: è l’obiettivo di un progetto di studio nazionale dal titolo “Linkage to care in HIV. Un ulteriore tassello all’analisi del continuum of care in HIV in Italia”, ossia un’indagine sul percorso di cura che si attiva dal momento del test, e dunque della diagnosi, fino ad arrivare all’accesso alle terapie e ai servizi offerti per la gestione della salute in HIV.
Promossa dal Ministero della Salute, l’iniziativa è coordinata da INMI L. Spallanzani in collaborazione con Anlaids, Arcigay, Caritas, CICA, Circolo Mario Mieli, CNCA, Fondazione Villa Maraini, LILA, Nadir, NPS Italia, PLUS.
“La tempestiva presa in carico del paziente dopo la diagnosi dell’infezione, l’accesso immediato ai trattamenti antiretrovirali e il raggiungimento della soppressione virologica -spiegano gli studiosi- hanno un impatto positivo sia per le singole persone con HIV in termini di aspettativa e qualità di vita, sia per la collettività in termini di riduzione della diffusione del virus e di contenimento di costi per il SSN”.
Per questo il trial si propone di conoscere e individuare le criticità del sistema, gli ostacoli soggettivi e oggettivi che le persone devono affrontare per accedere ai servizi e al percorso di cura seguito dopo la diagnosi. In questa fase, per suffragare lo studio, è stato lanciato un questionario, compilabile anche online, assolutamente anonimo, rivolto alle persone con HIV che abbiano ricevuto la diagnosi dopo il 1 gennaio 2016. Il questionario indaga i tempi e ciò che è successo tra gli eventuali primi segnali di HIV (es: esecuzione di un test rapido, di un auto-test, comparsa di sintomi), la diagnosi (eseguita tramite prelievo di sangue in una struttura del sistema sanitario nazionale) e l’inizio della terapia antiretrovirale con l’esecuzione di esami specifici (es: CD4, carica virale).
Se hai ricevuto una diagnosi tra il 2016 e 2019 compila il questionario! Ci aiuterai a migliorare il percorso di cura delle persone con HIV nel nostro paese. C’è tempo fino al 20 settembre 2019.
Clicca qui per saperne di più e per accedere al questionario:
RESTA IN CURA HIV – QUESTIONARIO – https://quest.inmi.it/restaincuraHIV
Si svolge a Milano l’undicesimo congresso nazionale di ICAR, Italian Conference on AIDS and Antiviral Research, il principale appuntamento scientifico italiano sull’HIV e su altre patologie virali. Ieri, presso l’Università degli Studi di Milano, la sessione inaugurale: “Parleremo di prevenzione, di PrEP, di U=U, di medicina personalizzata, dello stato della ricerca sull’eradicazione dell’HIV, di integrazione delle competenze” ha detto la Professoressa Antonella Castagna, della Presidenza di ICAR.
Consistenti sono anche quest’anno i “numeri” del simposio: 1305 i partecipanti, di cui 155 appartenenti alle community, 48 le sessioni scientifiche, 168 i poster in mostra per illustrare l’esito di ricerche e interventi, 450 gli/le studenti coinvolti nel concorso “RaccontART”.
L’evento intessa ormai da diversi anni i ragazzi e le ragazze delle scuole superiori rendendoli protagonisti dell’informazione verso i loro coetanei attraverso l’uso di diverse forme di espressione artistica. La partecipazione è stata in costante aumento passando dalla produzione di trentatré elaborati nel 2015 ai centocinquanta di quest’anno. Tra gli eventi speciali di ICAR anche il servizio di test rapidi per HIV e HCV allestito presso gli spazi dell’Università: centosettanta i test eseguiti nella sola prima giornata, lo scorso primo giugno. Si prosegue durante i giorni del convegno fino al 7 giugno.
Dell’importanza di aver scelto un’importante Università quale sede del convegno ha parlato il Rettore dell’Ateneo milanese, il professor Elio Franzini: “Dopo il primo drammatico decennio dell’HIV nel nostro paese, ora i giovani rischiano di sottovalutare l’infezione –ha detto- per questo è importante che questo contegno si svolga qui e che si facciano i test”.
Focus sui giovani anche nell’intervento del professor Massimo Galli, Presidente SIMIT, la Società Italiana Malattie Infettive che promuove ICAR. “I ragazzi si attendono di essere informati sull’HIV dalla scuola –ha spiegato- molto meno dalla famiglia, dai propri amici o da internet. L’HIV non è un problema risolto che si possa derubricare o lasciare indietro –ha proseguito- la mancanza di informazione oltre ad alimentare l’infezione alimenta anche lo stigma verso chi ne è colpito”.
Tra gli interventi introduttivi anche quello di Sara Valmaggi, area solidarietà e cultura della Salute del Comune di Milano che ha ricordato come il capoluogo lombardo sia la prima città italiana ad aver aderito alla rete delle città “Fast-Track” delle Nazioni Unite, quelle cioè che si impegnano ad attivare tutti gli interventi necessari a debellare l’AIDS entro il 2030. Tra le iniziative la Valmaggi ha ricordato l’attivazione di un nuovo sportello per i counselling e i test rapidi sostenuto da tutte le associazioni milanesi.
Da registrare come una novità anche l’intervento della Chiesa Italiana con il saluto rivolto al Congresso dall’Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini. “La Chiesa vuole un’alleanza con tutte le forze che sono impegnate nella lotta all’HIV, società civile, comunità scientifica, istituzioni – i cristiani sono contrari ad ogni stigma che bolli le persone riducendole ad una categoria. L’idea di un Dio che punisca le persone con malattie o flagelli è estranea al cattolicesimo” ha detto Delpino in un rovesciamento di fronte totale con l’indirizzo delle alte gerarchie ecclesiastiche italiane a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 secondo le quali l’AIDS era il flagello voluto da Dio per punire comportamenti immorali e l’omosessualità. Un segnale importante e non casuale, dunque, quello lanciato da Monsignor Delpino che ha insistito anche sulla necessità di prevenzione basata su percorsi educativi e non solo sulla mera informazione.
Una sessione della prima giornata è stata dedicata alla figura del professor Andrea De Luca, scomparso prematuramente lo scorso febbraio, ricordo che si è unito a quello della scomparsa del professor Ferdinando Aiuti e del professor Mauro Moroni, curato dal collega Adriano Lazzarin.
E’ stato infine un rappresentante delle community, Filippo von Schloesser, presidente di Nadir, a mettere il dito nella piaga sulle sfide finora disattese e che impegnano il quarto decennio dell’HIV in Italia: le infezioni non calano, l’avvio della sperimentazione della PreP è in ritardo di oltre un anno, il miglioramento della qualità e delle aspettative di vita per le persone con HIV non cresce più dal 2016 mentre stenta a farsi strada il principio U=U, ossia l’evidenza scientifica che ha dimostrato come le persone con HIV non siano infettive.
Il tema dell’allattamento da parte delle madri HIV + con carica virale non rilevabile, resta tra i più dibattuti ma anche tra i meno investigati, in parte per la scarsa consistenza delle corti di studio disponibili, in parte per le resistenze culturali che ancora ostacolano una ricerca scientifica di genere, fattore questo che influenza l’impostazione dei sistemi di sorveglianza e, dunque, la qualità dei dati raccolti.
Il 2 maggio sono state pubblicate su “The Lancet” le conclusioni dello studio PARTNER 2, già anticipate lo scorso luglio, in occasione della Conferenza Internazionale sull’ AIDS di Amsterdam. Lo studio fornisce evidenze scientifiche definitive sul principio U=U, Undetectable= Untrasmittable,ossia le persone con HIV in trattamento ART (antiretrovirale), con carica virale non rilevabile (inferiore alle 200 copie per ml), non trasmettono sessualmente il virus. Se la prima fase dello studio aveva escluso con certezza rischi di trasmissione nei rapporti sessuali vaginali, la fase 2 ora li esclude definitivamente anche per i rapporti anali.
Dai mutui alle assicurazioni: ci sono settori della nostra vita di cittadini e cittadine tradizionalmente preclusi alle persone con HIV. Si tratta di discriminazioni gravi, non solo perché ledono l’esercizio di importanti diritti personali e di cittadinanza ma, anche, perché rendono impossibile assolvere a precisi doveri richiesti dalle legge.
La LILA denuncia da sempre queste discriminazioni, divenute ancora più intollerabili oggi, alla luce di uno scenario dell’HIV completamente trasformato dai trattamenti ART. Ne parliamo con il Presidente della LILA, Massimo Oldrini e con Serenella Ragni, professionista del settore assicurativo e dirigente di “BetterTogether” una società che, attraverso il meccanismo dei “gruppi d’acquisto” si occupa di raccogliere e rappresentare proprio gli interessi delle persone, che, per vari motivi, sono ingiustamente escluse dalle compagnie assicurative. La proposta di “BetterTogether” è rivolta anche alle persone con HIV. In fondo alla pagina troverete tutte le informazioni sull'accesso ai gruppi d'acquisto.
Le infezioni virali non conoscono confini. In Europa l'epidemia di HIV è ancora molto attiva e il virus dell'epatite C sta dilagando, è tempo, perciò, che l'Unione Europea, con gli Stati membri e gli altri paesi dell’area, assumano un ruolo di primo piano nell'organizzare una risposta coordinata ed efficace in tutta l'area coinvolgendo le parti interessate: la società civile, i servizi di assistenza sanitaria e i responsabili politici.
Per questo 47 organizzazioni europee, riunite attorno alla piattaforma di Coalition PLUS, e tra queste la LILA, chiedono ai futuri membri del Parlamento europeo di costruire un'Europa della salute, senza AIDS né epatite entro il 2030.
La situazione europea in relazione alle principali epidemie rimane molto preoccupante: nel 2017 le persone a cui è stato diagnosticato l’HIV sono state 160.000 e tra queste il 53% era in stadio avanzato di infezione. Per l’Europa centrale e orientale si tratta della pandemia più attiva. Questa parte dell'Europa registra l'80% di tutte le nuove infezioni da HIV del continente. Ancor più sottovalutata è l'epatite C il cui virus attacca le cellule del fegato uccidendo nella regione 112.500 persone ogni anno nonostante esista un trattamento efficace, in grado di curarla in via definitiva.
In un appello all'impegno per un'Europa della salute, pubblicato in diverse lingue (francese, inglese, portoghese, rumeno, italiano, greco) e firmato da 47 Organizzazioni Non Governative e della Società Civile chiediamo ai futuri membri del Parlamento europeo e a tutte le istituzioni dell'Unione di:
- Aumentare gli aiuti Ue allo sviluppo attraverso un maggiore contributo al Fondo globale per combattere l'HIV, la tubercolosi e la malaria.
- Istituire una tassa sulle transazioni finanziarie assegnandone gli introiti alla spesa sanitaria.
- Attuare una politica migratoria rispettosa delle persone, comprese le appropriate necessità di assistenza sanitaria.
- Rendere la politica UE sulle droghe rispettosa della salute e dei diritti dei consumatori.
- Garantire una tariffazione trasparente ed equa dei farmaci in modo che tutti i cittadini europei possano accedere ai medicinali senza discriminazioni dovute alla scarsa disponibilità economica propria o del loro sistema sanitario nazionale.
Ecco i nomi e le dichiarazioni dei candidati e della candidate al Parlamento Europeo che sostengono il nostro appello:
- Eliana Baldo
Europa Verde - Circ.ne IV - Italia Meridionale
"Ringrazio la LILA. per aver posto alla mia attenzione il manifesto "A Europe for Health - Per un'Europa della salute #EUR4health" che sottoscrivo visto che ne condivido lo spirito e le richieste specifiche. Mi occupo di tutela dei consumatori ed in particolare di tutelare la salute nei conflitti ambientali, a partire dal caso Ilva Taranto, e per me la giustizia ambientale va di pari passo con quella sociale.
Nel vostro manifesto è forte il richiamo ai diritti di tutti, cittadini italiani o "migranti", parola quest'ultima abusata e ambigua che non tiene conto della normativa internazionale e di quella costituzionale. Le vostre richieste sono nel solco dell'art. 32 della costituzione che dichiara la salute diritto fondamentale dell'individuo, senza precisarne la nazionalità, e interesse della collettività, altro aspetto del manifesto LILA." - Pietro Bartolo
Partito Democratico - Circ.ne III - Italia Centrale e Circ.ne V - Italia Insulare - Roberto Battiston
Partito Democratico - Circ.ne II - Italia Nord-Orientale - Emma Bonino
+Europa - Circ.ne III -Italia Centrale
"Da anni mi batto in questo senso e già negli anni '90, insieme a Marco Taradash, candidato nella circoscrizione centro, avevamo promosso un'iniziativa di disobbedienza civile a New York durante la quale avevamo ditribuito siringhe sterili ai tossicodipendenti newyorkesi. Da qui nacque il processo formale, che si svolse il 15 aprile del 1990: il giudice accolse la richiesta di proscioglimento avanzata dall'accusa, chiudendo il processo in pochi minuti e impedendo quindi un dibattimento che avrebbe dato voce alle testimonianze dei numerosi esperti, provenienti dalle città europee e americane, dove da anni le autorità promuovono e finanziano programmi sanitari d'informazione e di distribuzione gratuita di siringhe e preservativi per il contenimento dell'epidemia. Concluso il processo, fummo nuovamente arrestati perché continuavamo a distribuire siringhe sterili, ma il Procuratore della città di New York decise di non procedere nei nostri confronti. New York contava allora 250.000 eroinomani, dei quali circa il 70% aveva contratto il virus dell'Aids attraverso l'uso promiscuo delle siringhe o, secondariamente, per via sessuale". - Antonio Caputo
Europa Verde - Circ.ne I - Italia Nord-Occidentale
"Sono candidato in Italia della lista Europa verde che fa capo all'European green party. Da tempo sono impegnato con azioni di tutela sul tema della salute come Ombudsman regionale e Presidente del coordinamento italiano dei difensori civici aderente alla rete del Mediatore europeo.
Sottoscrivo l' appello e mi impegno a promuovere le azioni e provvedimenti dell'appello. E' ora di agire!" - Fabio Massimo Castaldo
Movimento 5 Stelle - Circ.ne III - Italia Centrale
"L’Europa che vogliamo non accetterà l’imposizione di misure di austerity che limitino gli investimenti per la salute e la sanità: lotteremo per promuovere una cultura della prevenzione e della cooperazione, per un’agenda europea che punti all’innalzamento dei diritti sociali in tutto il continente. Solo così possiamo riavvicinare i cittadini al progetto europeo”. - Stefano Ciccone
La Sinistra - Circ.ne III - Italia Centrale
"Senza il rispetto dei fondamentali diritti umani non è possibile nessuna efficace politica di sanità pubblica. Lo stigma, i pregiudizi, le legislazioni punitive e repressive non solo creano sofferenza e disperazione nelle persone che ne sono colpite ma mettono anche a rischio il diritto alla salute di tutti e tutte. Aderisco al vostro appello per “un’Europa della salute”, convinto della necessità di garantire a chiunque viva o transiti in Europa, migranti e rifugiati inclusi, un pieno accesso ai farmaci per Hiv ed epatiti e il diritto a un trattamento dignitoso. È inoltre prioritario contrastare ulteriori tagli ai welfare nazionali e anzi bisogna implementarne le risorse. Altrettanto occorre fare con i programmi europei rivolti alla salute e con i fondi per la cooperazione Internazionale". - Eleonora Forenza
La Sinistra - Circ.ne IV - Italia Meridionale - Nicola Fratoianni
La Sinistra - Circ.ne III - Italia Centrale
"Sottoscrivo volentieri questo appello perché di fatto è parte del programma de La Sinistra. Se vogliamo un’Europa dei diritti e che difenda un welfare sociale europeo per tutte e tutti, il diritto alla salute non può essere considerato uno spreco da tagliare , come è stato fatto finora.
Sono milioni le persone nel Vecchio Continente che non hanno piu accesso alle cure, e sono la parte piu fragile e vulnerabile della società.
In più le politiche securitarie di molti governi sul tema dell’immigrazione e delle droghe stanno costringendo al degrado sociale e umano uomini e donne.
Una deriva inaccettabile che deve essere fermata." - Matteo Iannitti
La Sinistra - Circ.ne V - Italia Insulare
"Aderisco convintamente all'appello della LILA e mi impegno a sostenere le proposte nel Parlamento Europeo, come mi sono sempre impegnato a sostenerle nel territorio. Faccio parte del movimento antirazzista siciliano e del movimento LGBTQI. Le questioni legate alla salute sono sempre state centrali nel nostro agire politico, soprattutto in una terra, la Sicilia, dove sta drammaticamente riducendosi l'aspettativa di vita proprio a causa dell'esosità della prevenzione, della scarsità di informazione, dell'impossibilità di accedere a un sistema sanitario efficiente. Abbiamo negli anni fatto pressione sulle Istituzioni perché a partire dai luoghi di studio, di lavoro e di svago vi fosse attenzione alla prevenzione e affinché non si criminalizzasse l'uso delle droghe. Solo uscendo dal ghetto nel quale si vogliono relegare comportamenti assurdamente illegali o considerati ottusamente "immorali" si potrà finalmente fare informazione, prevenzione e contribuire a sconfiggere le epidemie che nel silenzio affliggono le persone in Europa. Noi ci saremo in questa importante campagna, come ci siamo sempre stati, al di là della data delle elezioni del 26 maggio." - Pino Lacicerchia
Europa Verde - Circ.ne IV - Italia Meridionale
"Nel sottoscrivere tale impegno evidenzio la necessità di promuovere la specializzazione del personale e delle strutture sanitarie e la realizzazione di una grande campagna di prevenzione a partire dalle scuole medie superiori e tra le giovani generazioni saranno due impegni specifici." - Camilla Laureti
Partito Democratico - Circ.ne III - Italia Centrale - Silvja Manzi
+EUROPA - tutte le circoscrizioni - Francesco Mingiardi
+EUROPA - Circ.ne III - Italia Centrale
"Condivido i contenuti dell’appello della piattaforma europea di Coalition Plus.
Come radicale sono convinto che la criminalizzazione delle minoranze, le leggi repressive verso il consumo di sostanze e l'assenza di prevenzione e dibattito renda la lotta all’HIV e alle altre infezioni sessuali ancora più ardua.
In questo campo la ricerca scientifica ha fatto enormi progressi in pochi anni, e oggi abbiamo a disposizione terapie e strumenti di prevenzione combinata, oltre al condom, (tra cui la PrEP e la TasP) e abbiamo i Test Rapidi.
Sappiamo che è fondamentale iniziare precocemente la terapia, come sappiamo che a certe condizioni è anche possibile impedire la trasmissione del virus.
Sono informazioni che avrebbero un impatto enorme sulla vita delle persone con HIV, e che sarebbero fondamentali anche per la prevenzione e la salute pubblica, per intervenire finalmente sull'odioso stigma sociale e sulle discriminazioni che subiscono le persone con HIV.
Eppure in Italia pochissime persone conoscono queste informazioni, a causa dell'irragionevole e colpevole assenza di un'informazione istituzionale.
Non solo, ma nonostante ce lo dicano raccomandazioni internazionali (UNAIDS) e Linee Guida europee (ECDC), anche le applicazioni concrete sono limitate, come è avvenuto per il Piano Nazionale AIDS, approvato nel 2017 e mai attuato.
Per questo ritengo necessario e importante un lavoro concreto di contrasto all'HIV e alle infezioni sessuali a livello europeo, unito a una sensibilizzazione dei cittadini sui temi della salute e delle libertà sessuali." - Silvia Parodi
Europa Verde - Circ.ne I - Italia Nord-Occidentale
"Aderisco all'appello, nella convinzione che il servizio pubblico vada difeso e rafforzato, soprattutto nel campo della salute, diritto umano fondamentale, così come la prevenzione vada ugualmente potenziata e finanziata adeguatamente, a livello mondiale, combattendo malattie che colpiscono soprattutto le persone e i paesi più poveri.
Le risorse si devono trovare tassando tutte le cose che ci danneggiano (inquinamento, speculazione finanziaria, combustibili fossili, materiali non sostenibili, colossi del web, ecc..)". - Giuliano Pisapia
Partito Democratico - Circ.ne I - Italia Nord-Occidentale
"Sottoscrivo e condivido l’appello ‘per un’Europa della salute’. Ricordo le tante sfide che insieme abbiamo affrontato per diritti umani, contrasto a HIV e alle epatiti." - Paola Testori
+EUROPA - Circ.ne I - Italia Nord-Occidentale
"Sostengo il Manifesto sul Contrasto all’HIV e alle epatiti e continuerò ad impegnarmi per garantire un accesso rapido ed equo alle cure e le necessarie tutele giuridiche, economiche e sociali dei pazienti e dei loro familiari. Dobbiamo costruire una vera Europa della Salute per sconfiggere queste malattie". - Patrizia Toia
Partito Democratico - Circ.ne I - Italia Nord-Occidentale
"Vi ringrazio per aver portato alla mia attenzione il vostro manifesto, che sottoscrivo. Come sapete, seguo da sempre il tema della salute e sono al fianco delle realtà scientifiche e sociali che promuovono la guarigione e la piena partecipazione dei pazienti nella società.Confermo, dunque, il mio impegno a vostro sostegno". - Daniele Viotti
Partito Democratico - Circ.ne I - Italia Nord-Occidentale
"Aderisco al vostro appello "A Europe for Health - Per un'Europa della salute #EUR4health" con convinzione. Come co-presiedente dell'intergruppo per i diritti lgbti del Parlamento europeo, mi sono battuto in questi cinque anni per tenere alta l’attenzione sull’informazione e sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.
In occasione della giornata mondiale contro l’Aids del 1°dicembre, ha lanciato ogni anno, fin dal 2014, campagne di sensibilizzazione sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, convinto che la salute di tutte e tutti debba essere una priorità assoluta per l’UE.
Oltre alle campagne di prevenzione, ho presentato diverse interrogazioni alla Commissione europea sia sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, sia sul diritto di accesso ai farmaci per tutte e tutti.
In particolare, ho presentato un’interrogazione sull’insufficienza della copertura vaccinale anti-HPV in Europa, chiedendo cosa intenda fare la Commissione per estendere la gratuità del vaccino anti-HPV ai soggetti - maschi e femmine - fino al 26esimo anno d’età, riducendo l’incidenza delle gravi patologie derivanti da tale virus.
Ho depositato un’interrogazione scritta sulla drastica riduzione dei finanziamenti dei progetti di prevenzione HIV/AIDS a seguito della segnalazione di Anlaids Lombardia. Ha chiesto alla Commissione europea quali azioni intenda intraprendere per ripristinare un finanziamento adeguato, considerata la fondamentale importanza dell'informazione e della prevenzione.
Infine, considerata la mancata produzione di farmaci ormonali in Italia e la conseguente impossibilità di usufruirne per gli uomini transessuali (con un conseguente grave rischio a livello fisico e psicologico per gli stessi), ho depositato un'interrogazione alla Commissione europea per chiedere cosa intenda fare per garantire il diritto di accesso ai farmaci per gli uomini transessuali in Italia.
Spero di continuare il lavoro iniziato 5 anni fa." - Silvia Zamboni
Europa Verde - Circ.ne II - Italia Orientale
Nessuna svolta antiproibizionista, nessuna rottura con il trentennio funesto della “war on drugs” ma cresce lo schieramento dei paesi propenso a voltare pagina nella gestione delle politiche sulle droghe: è la sintesi di quanto emerso nei due appuntamenti ONU svoltisi a Vienna nel Marzo scorso.
“Lo stigma ci uccide, lo stigma crea un’emergenza di salute pubblica e U=U rappresenta uno strumento immediato ed efficace per iniziare a demolirlo completamente”. Sono le parole pronunciate dalla dottoressa Carrie Foote nell’ultima giornata di CROI 2019, la XXVI Conferenza internazionale sui Retrovirus e le infezioni opportunistiche svoltasi a Seattle, negli Stati Uniti, dal 4 al 7 marzo scorsi. Un intervento quello di Foote, docente di sociologia presso l'Indiana University, attivista con HIV e tra le fondatrici della campagna U=U, che ha chiuso i lavori della Conferenza all’insegna della grande, e ancora poco celebrata, rivoluzione che sta cambiando la storia dell’infezione.
Nel gennaio del 2017, dopo anni di attesa, la Riduzione del danno (RdD) è entrata a far parte dei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza (DPCM del 12 gennaio 2017 pubblicato in G.U. Serie Generale, n. 65 del 18 marzo 2017).
Si è trattato di una buona notizia: la RdD è quella politica e quel sistema di intervento che consente di limitare potenziali rischi e danni correlati al consumo di droghe, e permette così di promuovere e tutelare la salute e il benessere di chi sceglie di usare sostanze e, insieme, la società tutta. Un approccio vincente, adottato in tutta Europa e in molti paesi del mondo.
La Tubercolosi è la malattia infettiva che causa più vittime nel mondo; nel solo 2017 ha colpito circa dieci milioni di persone provocando un milione e 600mila decessi, al ritmo di 4.500 morti al giorno. La TBC è anche la principale causa di morte tra le persone che vivono con l'HIV: 300mila nel 2017, circa un terzo di tutti i decessi correlati all’AIDS.
- Questionario su Hiv e Maternità: aiutaci ad aiutare altre donne con HIV
- Minorenni e HIV, Grillo: via il consenso dei genitori per l’accesso al test. La LILA: “ottima notizia ora la politica sia conseguente”
- Pubblicato a Ginevra il primo rapporto dell’OMS sulla salute dei migranti in Europa: i diritti da garantire e i pregiudizi da sfatare, anche sull’HIV.
- HIV: il vaccino terapeutico Tat in grado di attaccare i santuari del virus. Speranze dagli esiti dello studio italiano guidato da Ensoli
- Addio al professor Andrea De Luca, un grande medico, vicino alle PLHIV. Cordoglio della LILA
- PrEP: In Inghilterra parte la sperimentazione su larga scala. Boom di richieste e polemiche
- Global fund: la lotta contro HIV, TB e malaria a un bivio. Servono 14 miliardi in tre anni per non tornare indietro.
- Se l’HIV non è rilevabile, non è trasmissibile. Crescono le adesioni al principio U=U. La LILA: “Subito l’endorsement ufficiale dell’Italia”.
- UNAIDS pubblica il rapporto “Know Your Status” e una serie di raccomandazioni per favorire l’accesso al test.
- Tutta l’Europa fa il test! Dal 23 al 30 novembre 2018 la Testing week per HIV ed epatiti. La LILA in campo.
- Fast Track City: in Portogallo salgono a dieci le città aderenti alla dichiarazione di Parigi
- La svolta del Canada: legalizzata la marijuana per uso ricreativo. La LILA: un colpo importante al proibizionismo.
- Primo summit ONU ad alto livello sulla TB: gli sforzi non bastano
- HIV, TBC, epatiti, la società civile denuncia: Europa in ritirata sugli impegni ONU 2030
- “Conosci il tuo stato”: è la campagna Wad 2018. Dalla testing week al primo dicembre una lunga stagione d’impegno per l’accesso al test HIV
- La regione europea dell’OMS verso il target “90-90-90”?
- Epatite C: resta il monopolio di Gilead sul Sofosbuvir. Bocciato il ricorso di MSF. Protesta anche la LILA
- Diritti, PNAIDS, Solidarietà: i primi mesi del nuovo governo. Oldrini: subito un incontro con Giulia Grillo
- PrEP subito: dall’OMS anche un APP per incrementarne l’uso
- Troppe barriere al test per l’HIV: riflessioni da uno studio USA